Chiameremo noi forse uomini liberi quei contadini ignoranti delle province napoletane […] la cui anima non appartiene a loro? No, non sono uomini liberi costoro, la cui anima appartiene al confessore, al notaio, all’uomo di legge, al proprietario, a tutti quelli che hanno interesse di volgerli, di impadronirsene. Provvedere all’istruzione popolare sarà la mia prima cura. Noi saremo contenti quando l’ultimo degli italiani saprà leggere e scrivere.
*** Francesco DE SANCTIS, 1817-1883, scrittore, critico letterario, politico, Ministro della pubblica istruzione e filosofo italiano, discorso alla Camera, 13 aprile 1861
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