giovedì 30 settembre 2021

#SGUARDI POIETICI / Le persone sensibili (Sophia De Mello Breyner Andresen)

Le persone sensibili non sono capaci
Di uccidere galline
Però sono capaci
Di mangiare galline
Il denaro odora di povero e odora
Le vesti del suo corpo
Quelle vesti
Che dopo la pioggia asciugarono sul corpo
Perché non ne avevano altre
Il denaro odora di povero e odora
Le vesti
Che dopo il sudore non furono lavate
Perché non ne avevano altre
«Guadagnerai il pane con il sudore del tuo volto»
Così ci fu imposto
E non:
«Con il sudore di altri guadagnerai il pane»
O venditori del tempio
O costruttori
Delle grandi statue ingombranti e pesanti
O colmi di devozione e profitto

Perdonali Signore
Perché loro sanno quello che fanno

*** Sophia DE MELLO BREYNER ANDRESEN, 1919-2004, poetessa portoghese, Le persone sensibili, da Livro Sexto, Obra Poética, Editorial Caminho, 1963, traduzione di Roberto Maggiani, in 'semicerchio', qui



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#VIGNETTE / Salvini non li molla gli amici (Natangelo)

NATANGELO,  1985
'il Fatto Quotidiano', 29 settembre 2021, via facebook, qui

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mercoledì 29 settembre 2021

#SGUARDI POIETICI / Il vecchio professore (Wislawa Szymborska)

Gli ho chiesto di quei tempi,
quando ancora eravamo così giovani,
ingenui, impetuosi, sciocchi, sprovveduti.

È rimasto qualcosa, tranne la giovinezza
- mi ha risposto.

Gli ho chiesto se sa ancora di sicuro
cosa è bene e male per il genere umano.

È la più mortifera di tutte le illusioni
- mi ha risposto.

Gli ho chiesto del futuro,
se ancora lo vede luminoso.

Ho letto troppi libri di storia
- mi ha risposto.

Gli ho chiesto della foto,
quella in cornice sulla scrivania.

Erano, sono stati. Fratello, cugino, cognata,
moglie, figlioletta sulle sue ginocchia,
gatto in braccio alla figlioletta,
e il ciliegio in fiore, e sopra quel ciliegio
un uccello non identificato in volo
- mi ha risposto.

Gli ho chiesto se gli capita di essere felice.

Lavoro
- mi ha risposto.

Gli ho chiesto degli amici, se ne ha ancora.

Alcuni miei ex assistenti,
che ormai hanno anche loro ex assistenti,
la signora Ludmilla, che governa la casa,
qualcuno molto intimo, ma all'estero,
due signore della biblioteca, entrambe sorridenti,
il piccolo Jas che abita di fronte e Marco Aurelio
- mi ha risposto.

Gli ho chiesto della salute e del suo morale.

Mi vietano caffè, vodka e sigarette,
di portare oggetti e ricordi pesanti.
Devo far finta di non aver sentito
- mi ha risposto.

Gli ho chiesto del giardino e della sua panchina.

Quando la sera è tersa, osservo il cielo.
Non finisco mai di stupirmi,
tanti punti di vista ci sono lassù
- mi ha risposto.

*** Wislawa SZYMBORSKA, 1923-2012, poetessa e saggista polacca, premio Nobel per la Letteratura nel 1996, Il vecchio professore, da W. Szymborska, Due punti,  Adelphi 2007, traduzione di Pietro Marchesani


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#VIGNETTE / Intanto c'è il sudario minimo garantito (Stefano Rolli)

Stefano ROLLI
facebook, 28 settembre 2021, qui

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martedì 28 settembre 2021

#SGUARDI POIETICI / Mattina (Sophia De Mello Breyner Andresen)

Come un frutto che mostra
Aperto a metà
La freschezza del centro

Così è la mattina
Dentro la quale io entro

*** Sophia DE MELLO BREYNER ANDRESEN, 1919-2004, poetessa portoghese, Mattina, da Livro Sexto, Obra Poética, Editorial Caminho, traduzione di Roberto Maggiani, in 'semicerchio', qui


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#VIGNETTE / Referendum in Svizzera (Gianfranco Uber)

Gianfranco UBER
facebook, 17 settembre 2021, qui

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lunedì 27 settembre 2021

#SGUARDI POIETICI / Tacite vette (Floriana Porta)

tacite vette
qui l’ombra non esiste
ma le avvolge

*** Floriana PORTA, 1975, poetessa, pittrice, fotografa, un haiku da 'La presenza di Èrato, 21 febbraio 2017, qui

foto dal web di Carlo Galliani

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#VIGNETTE / Quanto siamo disposti a cambiare? (Mauro Biani)

Mauro BIANI, 1967
'la Repubblica', 26 settembre 2021, via facebook, qui


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domenica 26 settembre 2021

#SGUARDI POIETICI / Gli anni in tasca (Oana Lupascu)

Non dovresti andare via
Non mettermi da parte 
Come fanno i bambini
Con le caramelle                                      
mezze succhiate
Che ritrovano dopo
Incollate
In una tasca dei pantaloni
Mi troveresti
insieme a briciole di ieri
A stracci di sogni infranti
E a biglietti del tram usati
Consumata e triste
L'hai già fatto altre volte
Ma allora, io
ho rovesciato le tue tasche
In cerca de nostro amore
Dei nostri giorni felici
E mi sono ritrovata
Ero ancora fragrante
Ma ora, stanca e delusa
non lo rifarei più
Stavolta
Non perdermi
Se anche tu tornassi indietro
Sui tuoi passi incerti
Dopo
Non mi troveresti più

*** Oana LUPASCU, Gli anni in tasca, 2018, facebook, 19 settembre 2021, qui
19 settembre 2021


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#VIGNETTE / Draghi, "migliorare le relazioni industriali" (Stefano Rolli)

Stefano ROLLI
'Il Secolo XIX', 24 settembre 2021, via facebook, qui

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sabato 25 settembre 2021

#SGUARDI POIETICI / Dicono: è mancato, è scomparso (Cesare Viviani)

Dicono: è mancato, è scomparso,
ma no, è diventato tempo,
quel tempo che ci circonda,
ci tocca, ci assilla,
ci seduce,
ci corteggia ogni giorno,
finché non cediamo.

*** Cesare VIVIANI, 1947, poeta e scrittore, Ora tocca all'imperfetto, Einaudi, 2020 


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#HUMOR / NoVax, ecco perché

via whatsapp

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#VIGNETTE / Tutto fuorché la Dad (Mauro Biani)

Mauro BIANI
'la Repubblica', 23 settembre 2021, via facebook, qui

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venerdì 24 settembre 2021

#SGUARDI POIETICI / Imparerai... (Floriana Porta)

imparerai ad ascoltare
il canto della carne
di bambini morenti
e l’odore della pelle
della nuda parola

imparerai a ricamare
ferite e lacerazioni
sangue e sudore
di terribili conflitti

imparerai a guardare
l’iride e la luce
di cui è intrisa
ogni resurrezione

*** Floriana PORTA, 1975, poetessa, pittrice, fotografa, da 'La presenza di Èrato', 21 febbraio 2017, qui


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#VIGNETTE / Nei paesi poveri (Stefano Rolli)

Stefano ROLLI
'il Secolo XIX', 23 settembre 2021, via facebook, qui

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giovedì 23 settembre 2021

#SGUARDI POIETICI / Notturno (Cesare Pavese)

La collina è notturna, nel cielo chiaro.
Vi s’inquadra il tuo capo, che muove appena
e accompagna quel cielo. Sei come una nube
intravista fra i rami. Ti ride negli occhi
la stranezza di un cielo che non è il tuo.

La collina di terra e di foglie chiude
con la massa nera il tuo vivo guardare,
la tua bocca ha la piega di un dolce incavo
tra le coste lontane. Sembri giocare
alla grande collina e al chiarore del cielo:
per piacermi ripeti lo sfondo antico
e lo rendi più puro.

                                     Ma vivi altrove.
Il tuo tenero sangue si è fatto altrove.
Le parole che dici non hanno riscontro
con la scabra tristezza di questo cielo.
Tu non sei che una nube dolcissima, bianca
impigliata una notte fra i rami antichi.
 
19 ottobre 1940

*** Cesare PAVESE, 1908-1950, scrittore, traduttore, saggista, poeta, Notturno, da Lavorare stanca, Einaudi, 1943, in 'la Recherche', proposta da Loredana Savelli, 27 aprile 2016, qui


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#HUMOR / Consiglio per progetti

via whatsapp

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#VIGNETTE / Vaccini, terza dose? (Natangelo)

NATANGELO, 1985
'il Fatto Quotidiano', 21 settembre 2021, via facebook, qui


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mercoledì 22 settembre 2021

#SGUARDI POIETICI / Vita quotidiana (Rainer Brambach)

Andare dove devo andare
Piantare un nuovo albero
Irrigare il giardino anche se continua a piovere
Ingrassare la ruota
e controllare i freni
Leggere il giornale senza il desiderio
di emigrare
Ricevere gli amici
Dimenticare
Rose o galline?
Scrivere poesie
e non far caso alla musica dei violini
del cielo
che sia azzurro o coperto.

*** Rainer BRAMBACH, 1917-1983, scrittore svizzero di lingua tedesca, Vita quotidiana, in 'il canto delel sirene', 22 gennaio 2017, qui


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#SENZA_TAGLI / Il segreto del genio incompreso (Marco Cattaneo)

Adesso, siamo tutti contenti che gli scienziati abbiano iniziato a comunicare. Ci manca solo il passo successivo: che i giornalisti comincino a verificare, magari chiedendo lumi a chi lavora nello stesso settore. Esempio: se mi parla un infettivologo, il parere di un ortopedico non è proprio quello che fa al caso mio.

Perché altrimenti finisce come al solito. Che arriva un oscuro professore di provincia, racconta di aver fatto la scoperta del secolo e finisce su tutti i giornali. Magari pure i tiggì. E poi hai voglia a spiegare che non era proprio cosi, una volta che è passato il messaggio del genio incompreso.

Amici, vi svelo un segreto. Se incontrate un genio incompreso: primo, non è quasi mai un genio; secondo, di solito è incompreso perché c’era poco da capire. Per ogni vero genio incompreso, e ci sono stati eh, ci sono milioni di mediocri figuranti. Impariamo a scansarli.

*** Marco CATTANEO, giornalista scientifico, facebook, 20 settembre 2021, qui


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#VIGNETTE / Vocali (Stefano Rolli)

Stefano ROLLI
'Il Secolo XIX', 21 settembre 2021, via facebook, qui

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martedì 21 settembre 2021

#SGUARDI POIETICI / Spazio vuoto (Erich Fried)

Ogni volta
che penso a te
si forma nella testa
uno spazio vuoto
una specie di anticamera a te
dove non c’è nient’altro.

Constato
alla fine di ogni giorno
che nella testa
dev’essere rimasto
molto più spazio vuoto
di quanto non credessi.

*** Erich FRIED, 1921-1988, poeta austriaco, Spazio vuoto, in 'lietocollecom', 15 settembre 2017, qui


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#VIGNETTE / No, non ci si salva insieme (Mauro Biani)

Mauro BIANI
'Atlantide', La7, via facebook, 18 settembre 2021, qui

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lunedì 20 settembre 2021

#SGUARDI POIETICI / Un giorno (Massimo Salvadori)

Un giorno
un mercoledì per esempio
prenderò ancora quel treno
avremo per noi un pomeriggio
ci sarà amica la sera.
Saremo quasi felici
perché del tutto felici è un azzardo
ha memoria del buio ogni stanza
quando, di notte
si spegne la luce.

*** Massimo SALVADORI, insegnante e poeta, facebook, 13 settembre 2021, qui


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#PIN / Il vantaggio di perdere la speranza (MasFerrario)


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#VIGNETTE / La mia libertà (Stefano Rolli)

Stefano ROLLI
facebook, 18 settembre 2021, qui

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domenica 19 settembre 2021

#SGUARDI POIETICI / Avrei bisogno anche io, a volte (Gio Evan)

Avrei bisogno anche io, a volte
di un attimo di spalle coperte
qualcuno che mi prenda da dietro
e pratichi l'abbraccio a sorpresa
un come stai, fatto come si deve
intorno al fuoco di un'estate sensazionale 

un come stai, che dopo ti ascoltano la risposta
e non c'è musica che possa distrarre
l'apertura di un amico
avrei bisogno anche io, a volte 
di un tocco piano, una carezza sana
sapere che sono solo solo se voglio stare solo
e che sono pieno di cuori, invece,
se mi affaccio al mondo 

di una confidenza, un supporto
una mano, che mi tiri fuori dal fango
un cuore, che mi ricordi che l'amore a volte gioca brutti scherzi
le orecchie, per accogliere le mie teorie 

avrei bisogno di non lottare mai
ma avere la certezza che non sarei solo in battaglia
di una persona che mi inviti a liberarmi
ad alleggerirmi
a svuotarmi
ad urlare in cima alla montagna più alta

ma ho sempre paura di disturbare
e così
urlo solo.

*** Gio EVAN (Giovanni Giancaspro), 1988, scrittore e poeta, umorista, performer, cantautore, artista di strada, facebook, 15 settembre 2021, qui


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#VIGNETTE / E non puliscono neanche (Befeldo)

BEFELDO
facebook, 18 settembre 2021, qui

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sabato 18 settembre 2021

#SGUARDI POIETICI / Rinascerò (Marco Nica)

Rinascerò, come spiga di grano
in un fulgido giorno di sole,
nel carezzevole ninnolio del vento
sui campi dorati di una collina.

In quel mio altrove lontano
sarò come pane dal sapore nuovo,
pronto a sfamare chissà quali sogni
per convivere con la mia coscienza.

Non avrò memoria del passato,
dei pianti e degli amori vissuti,
di tutte le gioie e delle speranze
che non potranno più appartenermi.

Vagherò per sentieri sconosciuti
alla ricerca di un volto d’amare,
lasciando all’indole del mio cuore
il saper riconoscerti ancora.

*** Marco NICA, scrittore, poeta, Rinascerò, 4 settembre 2021, qui


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#VIGNETTE / Stefano Rolli (Il vaccino e la dieta)

Stefano ROLLI
facebook, 16 settembre 2021, qui

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venerdì 17 settembre 2021

#SGUARDI POIETICI / Sarò per te un bambino (Gabriele Galloni)

Sarò per te un bambino. Uno di quelli senza
storia che hai già incontrato sulle spiagge
della tua infanzia, un veloce compagno
di gioco. Il tempo di una
buca, di un sacrificio d’acqua; il tempo
di un castello che il vento e l’onda abbattono.
Ricorderemo. Non è stato il nostro
tempo. Che cosa importa: abbiamo ancora
mani per intrecciare fili d’erba
secchi o per implorare, da ubriachi,
che il vento asciughi una ad una le stelle
appena emerse dal mare;
siamo giovani
e due corpi portiamo ancora simili.

*** Gabriele GALLONI, 1995-2020, poeta, Sarò per te un bambino, 'poeti con', 11 settembre 2021, qui


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#PIN / Green, ma soprattutto gratis (MasFerrario)


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#VIGNETTE / Tax The Rich (Mauro Biani)

Mauro BIANI, 1967
'la Repubblica', 15 settembre 2021, via facebook, qui
Alexandria Ocasio Cortez

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giovedì 16 settembre 2021

#SGUARDI POIETICI / Torna (Konstantinos Kavafis)

Torna sovente e prendimi,
palpito amato, allora torna e prendimi,
che si ridesta viva la memoria
del corpo, e antiche brame trascorrono nel sangue,
allora che le labbra ricordano, e le carni,
e nelle mani un senso tattile si raccende.

Torna sovente e prendimi, la notte,
allora che le labbra ricordano, e le carni...

*** Konstantinos KAVAFIS, 1863-1933, poeta e giornalista greco, Torna, in Maurizio Cucchi, a cura, La grande poesia, Kavafis, Edizioni la Repubblica, 2021, traduzione di Filippo Maria Pontani


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#VIGNETTE / Io sono Giorgio (Riccardo Mannelli)

Riccardo MANNELLI, 1955
pittore, disegnatore
'il Fatto Quotidiano', 15 settembre 2021, qui

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mercoledì 15 settembre 2021

#SGUARDI POIETICI / A una passante (Charles Baudelaire)

Ero per strada, in mezzo al suo clamore.
Esile e alta, in lutto, maestà di dolore,
una donna è passata. Con un gesto sovrano
l'orlo della sua veste sollevò con la mano.

Era agile e fiera, le sue gambe eran quelle
d'una scultura antica. Ossesso, istupidito,
bevevo nei suoi occhi vividi di tempesta
la dolcezza che incanta e il piacere che uccide.

Un lampo... e poi il buio! - Bellezza fuggitiva
che con un solo sguardo m'hai chiamato da morte,
non ti vedrò più dunque che al di là della vita,

che altrove, là, lontano - e tardi, e forse mai?
Tu ignori dove vado, io dove sei sparita;
so che t'avrei amata, e so che tu lo sai!

*** Charles BAUDELAIRE, 1821-1867, poeta, scrittore, critico letterario, critico d'arte, giornalista, filosofo, aforista, saggista e traduttore francese, A una passante, da Maurizio Cucchia, a cura, La grande poesia, Baudelaire, edizioni la Repubblica, 2021, traduzione di Giovanni Raboni


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#VIGNETTE / Free Patrick (Charlie Comics)

CharlieComics
facebook, 14 settembre 2021, qui

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martedì 14 settembre 2021

#SGUARDI POIETICI / Per un istante d'estasi (Emily Dickinson)

Per un istante d’estasi
Noi paghiamo in angoscia
Una misura esatta e trepidante,
Proporzionata all’estasi.
Per un’ora diletta
Compensi amari d’anni,
Centesimi strappati con dolore,
Scrigni pieni di lacrime

*** Emily DICKINSON, 1830-1886, poetessa statunitense, Per un istante d'estasi, I, XXXVII, 125, in Nicola Crocetti, a cura, Emily Dickinson, collana 'diversi', edizioni Corriere della Sera, 2019, traduzione di Margherita Guidacci


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#VIGNETTE / Dicono che sono di centro-destra (Mauro Biani)

Mauro BIANI,  1967
'la Repubblica', 12 settembre 2021, via facebook, qui

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lunedì 13 settembre 2021

#SGUARDI POIETICI / La verità (Eugenio Montale)

La verità è nei rosicchiamenti
Delle tarme e dei topi,
nella polvere ch’esce da cassettoni ammuffiti
e nelle croste dei “grana” stagionati.
La verità è la sedimentazione, il ristagno,
non la logorrea schifa dei dialettici.
È una tela di ragno, può durare,
non distruggetela con la scopa.
È beffa di scoliasti l’idea che tutto si muova,
l’idea che dopo un prima viene un dopo
fa acqua da tutte le parti. Salutiamo
gli inetti che non s’imbarcano. Si starà meglio
senza di loro, si starà anche peggio
ma si tirerà il fiato.

 *** Eugenio MONTALE, 1896-1981, poeta e scrittore, premio Nobel per la letteratura nel 1975, La verità, da Quaderno di quattro anni, in Maurizio Cucchi, a cura, La grande poesia, Montale, Edizione La Repubblica, 2021


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#PIN / Esserci bene (MasFerrario)



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#VIGNETTE / Afghanistan, I'm lovin'g it (Antonio Cabras)

Antonio CABRAS
facebook, 12 settembre 2021, qui

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domenica 12 settembre 2021

#SGUARDI POIETICI / Salivo così bene le scale (Patrizia Cavalli)

Salivo così bene le scale,
possibile che io debba morire?
Le salivo così bene a ogni gradino
che anche il mio più piccolo respiro
si svolgeva mostrandosi sovrano,
e niente andava perso, il dito medio
e il mignolo vibravano nell'intimo.
Perché è nei millimetri che senti
l'immortale disporsi nella regola.
Mai avrei potuto sembrare più perfetta,
le chiavi in mano
col verde laccio di gomma
che le tiene e dondola. Ma adesso
che cazzo vuole da me questo dolore
al petto quasi al centro! Che faccio, muoio?
O resto e mi lamento?

*** Patrizia CAVALLI, 1947, poetessa, Salivo così bene le scale, da Datura, in Maurizio Cucchi, a cura, La grande poesia. Cavalli,  Edizioni la Repubblica, 2021


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#VIGNETTE / Deforestazione (Derkaoui Abdellah)

Derkaoui Abdellah, 1970
disegnatore marocchino
facebook, 11 settembre 2021, qui

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sabato 11 settembre 2021

#SGUARDI POIETICI / Accettati per quello che sei (Gio Evan)

Accettati per quello che sei
ma accettati anche
per quello che non sei,
accogliti per quello
che non potrai mai essere,
che non potrai mai diventare 

raggiungiti dove non riesci ad arrivare,
aspettati fino all'inaspettato,
rimani con te lì dove fallisci
dove inciampi
dove cadi
dove ogni volta quasi muori
rimani a farti compagnia 
tutte le volte in cui non dormi 

prenditi cura 
di tutto ciò che ti danna 
di tutto ciò che ti danneggia,
accarezzati dove collezioni i tagli,
ammira le tue ferite 
baciati i lividi che sono fatti a posta
per essere baciati,
se ci fai caso i lividi sono sempre
a grandezza di labbra,
stima il coraggio della tua pelle 
sii orgogliosa anche 
dei capolavori che ti sono sfuggiti
per un pelo

adorati anche per le cose
che non riesci ancora a fare,
per i compiti che non riesci a svolgere,
per gli obiettivi andati a monte,
per le speranze gettate a mare,
per i sogni buttati al vento 

amati anche quando non riesci
perché non durerà molto, 
stai per riuscirci.

*** Gio EVAN (Giovanni Giancaspro), 1988, scrittore e poeta, umorista, performer, cantautore, artista di strada, facebook,  10 settembre 2021, qui


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#VIGNETTE / Gli operai non ci sono più (Mauro Biani)

Mauro BIANI, 1967
'la Repubblica', 9 settembre 2021, via facebook, qui

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venerdì 10 settembre 2021

#SGUARDI POIETICI / A volte il momento giusto (Gio Evan)

A volte il momento giusto 
è non aspettare 
un solo momento di più,
altre volte 
il momento giusto
non ha un momento libero
e spetta a noi, dunque 
la pazienza e l'insistenza 

a volte siamo noi
il momento perfetto,
altre invece siamo noi 
l'errore più grande da evitare 

a volte il momento giusto è arrivato 
ma nessuno è andato a prenderlo,
altre volte sbaglia strada 
e tocca a noi andargli incontro 
a recuperarlo

altre volte il momento giusto
si trova esattamente
nel punto giusto per essere ingiusto,
a volte è guasto, altre un guaio,
a volte vuole essere cercato, altre ricercato,
può essere perfino un pessimo momento,
altre ancora è solo un attimo fuggitivo 
che desidera essere scoperto 

a volte il momento giusto 
è troppo giusto per noi
che siamo impreparati 
a ricevere tanta meraviglia tutta assieme,
altre volte invece
non è proprio il momento

c'è un momento per esserci 
e uno per correre via,
un momento per resistere 
e uno per lasciare che le cose si distruggano,
c'è un momento per vivere 
e un momento per rivivere

ma il segreto non è 
aspettare il momento giusto,
il segreto è capire che la vita
è giusto un momento.

*** Gio EVAN (Giovanni Giancaspro), 1988, scrittore e poeta, umorista, performer, cantautore, artista di strada, facebook,  9 settembre 2021, qui


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#ARTE / Handel Lamp, 1910

Handel Lamp, Meriden (Connecticut), 1910
 Lampade in vetro verniciato e ottone patinato
facebook, 6 settembre 2021, qui

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#VIGNETTE / Il senso della vita (Fabio Magnasciutti)

Fabio MAGNASCIUTTI
facebook, 9 settembre 2021, qui

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giovedì 9 settembre 2021

#SGUARDI POIETICI / Sono felice per chi ha vinto medaglie (Fabio Magnasciutti)

sono felice per chi ha vinto medaglie
leggo di risultati straordinari "nonostante" le condizioni
le condizioni sono simili per ogni atleta, per il primo e per l'ultimo, 
qualcuno deve pur vincere, come in ogni gara 
la luce, la bellezza, a mio parere, è nel rendere eclatante la determinazione, 
l'ostinazione, il sacrificio, la disciplina per individuare un limite e tentare di superarlo
una metafora esistenziale, buona per chiunque
frequento persone che si aggiudicano quotidianamente invisibili medaglie
allacciando un bottone, infilando una chiave, raggiungendo il divano, 
attraversando la strada e trovando parcheggio
resistendo all'indifferenza, al pregiudizio, al sospetto e al pietismo
lavorando, incazzandosi, amando
senza inno, alla fine
queste olimpiadi non si disputano ogni quattro anni
ma ogni quattro battiti, circa

*** Fabio MAGNASCIUTTI, artista, vignettista, facebook, 7 settembre 2021, qui


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