Pioggia d’estate cade dentro di me
acini d’uva si schiacciano contro i miei vetri
gli occhi delle mie foglie sono abbagliati
pioggia d’estate cade dentro di me
piccioni d’argento volano dai miei tetti
la mia terra corre coi piedi nudi
pioggia d’estate cade dentro di me
una donna è scesa dal tram
i polpacci bianchi bagnati
pioggia d’estate cade dentro di me
senza rinfrescare la mia tristezza
pioggia d’estate cade dentro di me
all’improvviso e all’improvviso s’arresta
il peso dell’afa è rimasto dov’era
al termine delle grosse rotaie
arrugginite.
*** Nâzim HIKMET, 1901-1963, poeta turco, Pioggia d'estate, Varsavia, 1954, da Poesie d’amore, Mondadori, 2010 – Traduzione di Joyce Lussu, in 'il canto delle sirene', 31 agosto 2021, qui
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