quando corre e ti dice
"Chi arriva primo? "
Esulta alla vittoria e non si accorge
del passo rallentato
per renderlo felice.
Quando cucina un pasto immaginario
poi, fiero, t' invita ad assaggiare
il gusto della fantasia.
Nel bambino ogni gesto
è da osservare, ogni parola
è un germe di poesia,
può essere lo spunto
di una nuova morale.
Andrebbe meglio il mondo
se ci fosse una scuola
fatta all'incontrario,
noi adulti nei banchi
e i bambini insegnanti.
*** Sara FERRAGLIA, Penso alla gioia del bambino, facebook, 12 giugno 2020, qui
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