l’autista del bus cracovia-auschwitz è allegro
guida come un pilota di formula uno
sul cruscotto il suo santuario privato
una madonna san cristoforo una donna nuda
la donna nuda e la madonna sono ai lati
il santo con aria paterna le stringe a sé
la musica è a un volume insopportabile
pop americano cantato in polacco
mi lancia spesso occhiate sovietiche
probabilmente mi invita a cantare con lui
quando arriviamo di fronte al lager inchioda
mi scarica a terra sgomma se ne va
davanti a me due file una lunga una corta
quella lunga porta al venditore di hotdog
*** Luigi NACCI, poeta, insegnante, scrittore, in 'alfabeta2', 19 marzo 2017, qui
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