mercoledì 30 ottobre 2019

#INEDITI / Voto in Umbria, una provocazione, due sospetti (Renzo Modiano)

Sul voto in Umbria del 27 ottobre 2019.
E’ solo una teoria che non potrà mai essere provata, ma io sospetto che a determinare il trionfo della destra non sia stata l’incompatibilità genetica di PD e Cinque stelle, ma sia stato il fatto che il governo in carica sembra voler combattere seriamente l’evasione fiscale. Per la prima volta nella storia d’Italia.
Nessun sondaggio lo preconizzava? Certo, perché neppure ad un sondaggista qualcuno risponderebbe rivelando quell’intenzione disonesta.

E poi, mi viene il sospetto che il successo della Meloni coincida con i voti dei renziani. Più 5%,  esattamente il peso che viene stimato avrebbe Italia Viva se si votasse alle Politiche.

*** Renzo MODIANO, 1936, scrittore, già direttore di Personale e Organizzazione in una grande azienda, Una provocazione, due sospetti, per Mixtura
http://mimesisedizioni.it/renzo-modiano/


In Mixtura i contributi di Renzo Modiano qui
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(MasFerrario) - Per valorizzare la provocazione di Renzo Modiano qui sopra riportata mi permetto una breve annotazione. 
Il suo secondo sospetto (riguardante la crescita di FdI della Meloni nella misura dei voti stimati oggi dai sondaggi per il neo-partito renziano di ItaliaViva), è ardito nelle dimensioni numeriche evocate (5%), ma forse non così fantasioso nella sostanza: almeno se si legge lo studio sui flussi dell'Istituto Carlo Cattaneo (vedi commento a cura di Rinaldo Vignati, Elezioni regionali Umbria 2019. I flussi a Perugia, Istituto Carlo Cattaneo, 28 ottobre 2019, qui).
Nell'analisi, infatti, pur con mille cautele, si stima che possano essersi verificate perdite non trascurabili del Pd verso il centrodestra ("ma, significativamente, non verso la Lega"): quindi verso le liste civiche e, in parte, anche verso FdI (nella misura dell'1%). Questi flussi, si legge nel breve rapporto, potrebbero essere «il segnale che una parte degli elettori che nel 2018 votò centrosinistra ha trovato “innaturale” l’alleanza col M5s ed ha quindi preferito dirigersi altrove (l’assenza dalla coalizione di ItaliaViva, ossia della componente renziana, potrebbe in qualche misura aver inciso su questa dinamica)».

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