Una scimmia affamata aveva notato che un po’ di grano era caduto in una piccola cavità creatasi in una roccia su cui stava camminando in cerca di cibo.
Si bloccò e fece un saltello di gioia: finalmente avrebbe mangiato qualcosa.
Si chinò, occhieggiò con attenzione nel buco e vi introdusse a fatica la mano. I chicchi erano lontani, molti proprio in fondo alla fessura, ma con un po’ di sforzo e di pazienza li avrebbe raggiunti.
Trafficò con le dita, agguantandoli uno per uno, e riuscì a raggiungerne molti, raccogliendoli poco per volta in un pugno.
Dopo una decina di minuti aveva messo insieme un bel mucchietto di chicchi e se li pregustava: non mangiava da giorni.
Allora cercò di estrarre la mano. Ma la fessura era troppo stretta e la mano, serrata a pugno, risultava troppo grossa: non passava.
Per farla uscire, avrebbe dovuto aprirla. Ma questo voleva dire perdere sicuramente molti chicchi. E lei, invece, li voleva tutti.
Provò e riprovò, forzando l’uscita della mano attraverso la fessura. Ovviamente la pietra era dura e irremovibile e lei si ritrovò la pelle sbucciata per il continuo tentativo.
La scimmia, ostinata, non voleva rinunciare.
Alla fine, arrabbiata ed esausta, decise: aprì la mano all’interno del piccolo buco e con forza e fastidio la scrollò, disperdendo tutti i chicchi che aveva raccolto con pazienza fino a quel momento.
A quel punto estrasse la mano: era tornata snella e uscì con facilità.
Ma sarebbe stata completamente vuota se solo un chicco non vi fosse rimasto appiccicato, bloccato tra un dito e l’altro.
La scimmia, con disprezzo, gettò via anche questo.
Aveva rinunciato a tutto per non aver voluto accontentarsi di poco.
Se ne andò, più affamata che mai.
*** Massimo FERRARIO, La scimmia che voleva tutto, per ‘Mixtura’ - Libera riscrittura di un racconto di origine pakistana, di Charles Swynnerton, 1843-1923, folklorista pakistano, The Greedy Monkey, in Indian Nights’ Entertainment; o, Folk-Tales from the Upper Indus (Londra: Elliot Stock, 1892), n. 4, p. 7, in DL Ashliman (a cura), 1938, scrittrice e folclorista statunitense, ‘Folklore and Mythology Electronic Texts’, Università di Pittsburg, online
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