Le parole si riversano a migliaia
dai dizionari appena li apri
come formiche nere, rosse, bianche
quando calpesti un formicaio.
Come trovare, come scegliere
in quell’affollamento di parole
l’unica che serve,
come salvarsi dalla moltitudine
delle altre che ti si appiccicano addosso
cercando di sopravvivere.
Ma sotto la lingua le parole impronunciate,
le solitarie, che non escono dalla bocca,
quelle ti rodono dentro
lasciando carcasse rinsecchite
di uomini che tentarono di parlare
quand’era ormai troppo tardi.
Finché posso
combinare anche solo due parole
esisto.
*** Titos PATRIKIOS, 1928, poeta e scrittore greco, Di nuovo le parole, traduzione di Nicola Crocetti, da Il piacere della dilazione, 1992, in La resistenza dei fatti, Crocetti, 2007, in 'poesia in rete', 16 ottobre 2021, qui
In Mixtura i contributi di Titos Patrikios qui
In Mixtura ark #SguardiPoietici qui
Nessun commento:
Posta un commento