Conosco due tipi di perché.
Quelli che ti obbligano ad una risposta
e quelli che vanno semplicemente “tenuti lì”:
a fermentare e pungere.
Come quando si guarda di notte un cielo stellato
e si trovano dentro (e si provano)
domande che crediamo di non poter contenere.
Se riusciamo a resistere,
senza scappare o cercare una comoda distrazione,
quello è uno dei pochi momenti che viviamo
da vivi
e sentiamo dentro
- con felicità e terrore -
la vita che straripa
nel suo culmine:
come un sottile dolore
dolcemente lancinante.
*** Massimo Ferrario, Conosco due tipi di perché, per 'Mixtura' (rielaborazione di un testo del 2013-2017)
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