L’uomo comune diventa sempre meno dipendente dalle proprie facoltà di pensiero e di espressione. Il contadino, il marinaio, l’artigiano di una volta, nel tesoro delle sue conoscenze pratiche trovava anche lo schema spirituale con cui misurare la vita ed il mondo. Anche dove l’individuo sia animato da un sincero impulso verso il sapere e la bellezza, dato l’ossessivo sviluppo dei mezzi di diffusione meccanica dello scibile, difficilmente potrà sottrarsi alla noia di ricevere, bell’e confezionati o strombazzati, giudizi e nozioni.
*** Johan HUIZINGA, 1872-1945, storico e linguista olandese, La crisi della civiltà, 1935, Einaudi, 1937 e Pigreco, 2012, citato da Massimo Fini, La scuola distrutta dalla tecnologia, 'Il Fatto Quotidiano', 10 ottobre 2019).
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