Mauro BIANI, 1967
'il manifesto', 30 giugno 2018, qui
Di quello che sta accadendo ai migranti siamo tutti complici.
Perché tutti sappiamo quello che sta accadendo, anche se fingiamo di non saperlo per crederci innocenti.
Matteo Salvini, con l'impudente arroganza di un pericoloso autocrate, sempre più in fuga dai limiti di un sistema di convivenza democratica, ha potuto permettersi di dichiarare proprio oggi (a Mario Ajello, Salvini: «Gli alleati parlino, ma decido io, a palazzo Chigi con i sindaci non vado». Altolà alla Cei, 'Il Messaggero', 6 gennaio 2019, qui):
«In Italia non arriva proprio nessuno. Porti chiusi, sbarrati. Giusto che Di Maio parli e che dica il suo pensiero. E va benissimo che parlino pure Fico e Di Battista e che si discuta tra di noi e con il premier Conte, ma in materia di migranti quello che decide sono io (...) Io lavoro per non far partire le donne, i bambini e tutti gli altri dai loro Paesi, e per evitare il rischio che muoiano nel deserto o nel mediterraneo. Non si possono fare concessioni sui principi e il principio è che qui, se non attraverso i corridoi umanitari e in maniera controllata e legale, non entra più nessuno. Questa è la linea e non si cambia».
Possibile che un individuo da solo, per quanto votato (ma il consenso è raddoppiato dopo le elezioni, quando ha potuto dare inizio a queste sue miserevoli e tragiche azioni, esibendo tutto il suo cattivismo sfrontato e orgoglioso), possa continuare a imporre a tutti il suo volere, disumano, per giunta agitando vangelo e rosario e ripetendo di ispirarsi al comportamento del buon padre di famiglia?
Possibile che non ci sia un sussulto di umanità?
Possibile che non si siano occupate le piazze per gridare contro il disprezzo delle vite di esseri umani lasciati da due settimane in mare (per non parlare di quelli morti perché non salvati dalle ong, obbligate a sparire dal Mediterraneo) e per pretendere, subito, la fine di questa politica criminale, sadica, egoista e xenofoba, che non si ferma neppure di fronte alla sofferenza di bambini?
Domande retoriche: che neppure si illudono di intaccare il nostro indecente quietismo.
Evidentemente è possibile. Perché non l'abbiamo fatto e non lo stiamo facendo. E lasciamo che tutto avvenga. Come è già avvenuto altre volte nella storia degli orrori compiuti dall'uomo.
*** Massimo Ferrario, per Mixtura - vedi 'repubblica.it', Migranti, Cei: "Chi si tira indietro non ha coscienza a posto". Fico si schiera con Di Maio. Ma Salvini: "Non cediamo", 5 gennaio 2018, qui
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