bombardano da anni nelle nostre case,
non c'è bisogno
che ci arrivi la lettera per andare al fronte.
La guerra è chi muore in mezzo al mare,
la guerra è la televisione
quando è volgare,
i poveri che si battono per i ricchi,
gli ignoranti che diventano statisti.
La guerra ce la fanno i nostri amici
quando non ci danno il loro
e ci tolgono il nostro:
il bene è riconoscere,
il male è non conoscere.
La guerra può venire da un figlio,
da un amante, dal medico
che brutalmente maneggia il nostro cancro.
La terza guerra mondiale
è per spartirsi un briciolo di fama
nell'imbuto dell'autismo corale.
L'arma di sterminio di massa
non è l'atomica, ma la lingua
che ascoltiamo dai governanti
e dai governati, uniti nella lotta
al sacro e alla sapienza.
Ma ancora non hanno vinto,
fra poco crescerà la resistenza,
la letizia di chi non è servo
né padrone,
la comunità della bellezza
e dell'innocenza.
*** Franco ARMINIO, scrittore, poeta, paesologo, Guardate che la guerra è in corso, facebook, 20 gennaio 2019, qui
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