come:
pane,
amore,
bontà,
per non sviare dalla retta via
sugli incroci,
accecati dall’oscurità.
C’è bisogno di molto silenzio, di silenzio
fuori e dentro di noi,
per udire la voce,
la flebile, timida e sommessa voce
dei colombi,
delle formiche,
della gente,
dei cuori
e delle loro pene
in mezzo a ingiustizie e guerre
in mezzo a tutto quello
che non è
pane, amore
e nemmeno bontà.
Silenzio,
silenzio. Solo i cuori
segnino il tempo
e traccino il cammino.
*** Tone PAVČEK,1928-2011, poeta sloveno, Parole semplici, in ‘casa della poesia’, 4 aprile 2011, traduzione di Jolka Milič, qui
https://en.wikipedia.org/wiki/Tone_Pav%C4%8DekAnche in 'losguardopoIetico', n. 346, 27 maggio 2014
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