La sinistra delle banche, del liberismo, delle corporation e delle guerre è giusto che perda. Non bastano due generici richiami ai diritti civili, tralasciando la condizione operaia e l'impoverimento della classe media, per battere un candidato populista e demagogo che però promette meno guerre e più opere pubbliche.
Saranno anni duri, perché Trump, al di là del rassicurante protezionismo sbandierato, è un uomo volgare, misogino e razzista. Speriamo che Bernie Sanders, sulle ceneri e sul disastro dei Clinton, sappia ripartire e ridare voce ad un progetto di America più giusta e solidale che metta al centro la questione sociale.
Noi in Italia a forza di votare il meno peggio contro Berlusconi ci siamo trovati ad avere il peggio: Renzi, che con il suo stupido sorriso, ha partorito la peggior controriforma della scuola, ha istituzionalizzato ancor di più il precariato con il job acts, ha occupato il sistema dell'informazione pubblica senza precedenti e ha cambiato a colpi di maggioranza la Costituzione.
E inevitabilmente, quando la sinistra fa politiche tecnocratiche e liberiste, a vincere è sempre la destra nazionalista, paternalista e xenofoba.
*** Matteo SAUDINO, insegnante di filosofia e storia, 'facebook', 9 novembre 2016, qui
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