non razionalizza e non cataloga.
E' uno psicofilo:
ascolta e coltiva amicizia per l'umano.
Può non sapere cosa significa
empatia:
però sente quel che tu senti.
Può non sapere cosa significa
‘I care’:
però lo fa.
Sa che psiché
- non solo etimologicamente -
è una farfalla:
e la insegue nei suoi volteggi,
con discrezione e rispetto,
senza volerla imprigionare
nel retino,
perché basta un tocco
e le ali cedono e il volo precipita.
Per gli psicologi c'è l'albo.
Per gli psicofili c'è lo sfarfallio,
libero e mai uguale,
degli esseri umani.
Psicologo è un titolo.
Psicofilo è una sensibilità.
Non sempre al primo
si accompagna il secondo.
Sia lode al secondo:
che dà anima al primo.
*** Massimo Ferrario, Sia lode allo psicofilo, per Mixtura
Il testo è una sintesi che rielabora spunti aforistici pubblicati nel periodo 2012-2017: twitter (19lug2012, 8mar13,) e Mixtura (20nov215, 9mag16, 14gen17)
N.B. - Da piccoli ci insegnavano che le farfalle non vanno toccate, perché hanno una 'polverina': se gliela togli, non volano più, ci dicevano. In realtà quella che noi vediamo sulle loro ali non è 'polvere', ma sono 'squame': minuscole, sottilissime, impalpabili. Queste squame, oltre a dare alla farfalla la colorazione particolare, incidono sulla resistenza delle ali. Togliendogliele, l'ala sarà meno robusta, quindi la farfalla potrebbe avere un volo più incerto. Ma, soprattutto, data la delicatezza delle ali, anche un piccolo tocco ne può provocare la rottura, impedendone così il volo.
(Vedi anche: Alla scoperta delle farfalle, 22 curiosità sul loro mondo, 'La Stampa', 18 luglio 2017, qui)
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