Oggi incredibilmente il Ministro Salvini dice che non gli pare che la maggioranza dei Paesi sia interessata a modificare Dublino, eppure finora quello che si è dimostrato per nulla interessato è proprio lui.
Odio dovermi ripetere, ma tocca ricordare per l’ennesima volta che la Lega non ha mai ritenuto di partecipare ad alcuna delle 22 riunioni negoziali su due anni che si sono tenute al Parlamento europeo prima dell’approvazione della proposta di riforma del Regolamento di Dublino. E al voto si è astenuta, nonostante il testo cancellasse il criterio che blocca migliaia di richiedenti asilo in Italia ed assicurasse il ricollocamento obbligatorio per tutti gli Stati, valorizzando anche i legami significativi dei richiedenti.
Anche da Ministro ha perso il pelo ma non il vizio, disertando 6 riunioni dei ministri europei su 7. Le battaglie si fanno nelle sedi opportune e non su Twitter o sulla pelle delle persone in mare.
Riformare Dublino è difficile, ma certo non impossibile. Noi pur in assenza della Lega ci siamo riusciti con larghissima maggioranza al Parlamento europeo, dove siedono esattamente le stesse nazionalità e famiglie politiche che siedono al Consiglio.
Salvini, sei un po’ arrendevole per essere quello che “cambierà le regole europee con Orban” (*). Comincia a convincerlo a cambiare Dublino, perché sono i tuoi amici nazionalisti che bloccano la riforma al Consiglio. Dilla tutta.
In Mixtura ark #SenzaTagli qui
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