La lingua del potere impegnata ad escludere e respingere, ad alimentare nei cittadini sentimenti di ostilità, odio, diffidenza. Un continuo, inesorabile, incessante discorso pubblico basato sulla contrapposizione noi / loro.
Nella fatica di escludere, la lingua si arrovella, si contorce. Prima nega: "Il reddito non sarà destinato agli stranieri". Ma poi, ben sapendo che non potrà farlo perché la Costituzione non lo permette, cerca vie d'uscita - patetiche, squallide, ridicole -: lo daremo anche "ai lungo soggiornanti che abbiano dato un grande contributo al nostro Paese".
Cosa vuol dire aver dato un grande contributo al nostro Paese? Come si definisce? Quali sono i criteri per stabilire se si è dato un grande contributo o meno? Quando un contributo è grande e quando non abbastanza grande da farti accedere alla misura? Se hai dato un contributo ma è piccolo non rientri? Esiste un elenco di stranieri particolarmente buoni? Invece gli italiani, anche se cattivi, anche se non hanno dato un grande contributo, possono ricevere il "reddito di cittadinanza"? E perché? Quale sarebbe la logica, la ratio?
È che cercare di mascherare l'orrore di ideologie nefaste per la nostra umanità richiede sforzi che portano anche a questo: l'idiozia.
*** Arianna CICCONE, cofondatrice del blog 'valigiablu', facebook, 4 gennaio 2019, qui
In Mixtura ark #SenzaTagli qui
Nessun commento:
Posta un commento