nero come Luciano ‘o Sarracino: «Gridate Viva
Benjamin Spock», ci fa. Occorre la bacchetta.
Basta con l’Agàpe, vogliamo l’Anànke.
Siamo stanchi di diventare giovani seri,
o contenti per forza, o criminali, o nevrotici:
vogliamo ridere, essere innocenti, aspettare
qualcosa dalla vita, chiedere, ignorare.
Non vogliamo essere subito già così sicuri.
Non vogliamo essere subito già così senza sogni.
Sciopero, sciopero, compagni! Per i nostri doveri.
Signor Maestro, la smetta di trattarci come scemi
che bisogna sempre non offendere, non ferire,
non toccare. Non ci aduli, siamo uomini, Signor Maestro!
*** Pier Paolo PASOLINI, poeta, scrittore, regista, sceneggiatore, drammaturgo, giornalista, scrittore, regista, in Postilla in versi, da Lettere Luterane. Il progresso come falso progresso, Garzanti, 1976, in 'l'età dell'innocenza, 28 febbraio 2017, qui
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