In coda alla cassa, la signora - sui 40 anni, vestita in modo modesto, ma decoroso, non truccata, con un volto stanco che fa trasparire una vita di sacrifici - guarda il display con un filo di preoccupazione.
Una bambina di cinque anni e un bambino di tre le sono attaccati alla gonna.
“26,80 euro”, dice la cassiera.
La signora cerca di nascondere l’imbarazzo.
"Mi scusi, ho dimenticato il bancomat a casa, ho solo 25 euro: devo togliere qualcosa".
"Mi scusi, ho dimenticato il bancomat a casa, ho solo 25 euro: devo togliere qualcosa".
Nel carrello non ci sono prodotti inutili: pane, pasta, latte, pomodori, pesche, carta igienica. Niente carne e niente pesce.
In fila gli altri clienti osservano la scena con qualche disagio.
La signora è indecisa: non sa a cosa rinunciare.
In fila gli altri clienti osservano la scena con qualche disagio.
La signora è indecisa: non sa a cosa rinunciare.
Subito dietro di lei un signore le tocca con discrezione un braccio:
"Guardi, signora, che le è caduto qualcosa".
Lei è sorpresa: ai suoi piedi giace una banconota da 10 euro. Sa bene che non le appartiene: nel borsellino, uscendo da casa, aveva messo esattamente due banconote da 10 e una da 5 euro.
Sta per dirlo. Ma lo sguardo, caldo e complice, dell'uomo la trattiene.
Lei è sorpresa: ai suoi piedi giace una banconota da 10 euro. Sa bene che non le appartiene: nel borsellino, uscendo da casa, aveva messo esattamente due banconote da 10 e una da 5 euro.
Sta per dirlo. Ma lo sguardo, caldo e complice, dell'uomo la trattiene.
Il signore si piega, raccoglie la banconota, gliela offre e le dice:
"Probabilmente è successo quando ha aperto il borsellino".
Lei continua a titubare: non sa che fare.
Il signore insiste: la guarda sorridendo e commenta.
Il signore insiste: la guarda sorridendo e commenta.
“Capita: a me è successo proprio l’altro giorno, mentre pagavo il pieno di benzina. Per fortuna esistono ancora persone oneste: se n’è accorto il garzone”.
La donna desiste. Ora, ha un sorriso che le illumina il volto: come una bambina felice.
Paga.
Poi fissa gli occhi del signore e gli sussurra un grazie che dice tutto.
Il signore le restituisce il sorriso: solo un attimo, poi volta la faccia verso la cassiera, come a voler far dimenticare subito a tutti l’episodio. E inizia a mettere nei sacchetti la sua spesa.
Cerca di nascondere il turbamento: il ‘grazie’ della signora è uno dei più intensi e sinceri ricevuti in tutta la sua lunga vita.
E' contento. Ha salvaguardato la dignità di quella donna: agli occhi di se stessa, dei figli e di tutti i presenti.
Cerca di nascondere il turbamento: il ‘grazie’ della signora è uno dei più intensi e sinceri ricevuti in tutta la sua lunga vita.
E' contento. Ha salvaguardato la dignità di quella donna: agli occhi di se stessa, dei figli e di tutti i presenti.
Il testo è una libera riscrittura di una storia che gira da anni su internet: è spacciata per vera ed è attribuita a una fantomatica cassiera che sarebbe stata testimone dell’episodio.
Specie di questi tempi, sarebbe bello non fosse solo una fantasia.
*** Massimo FERRARIO, La signora con venticinque euro, ‘Mixtura’, 17 luglio 2023.
In Mixtura ark #Favole & Racconti di M. Ferrario qui
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