Per lei voglio rime chiare,
usuali: in -are.
Rime magari vietate,
ma aperte: ventilate.
Rime coi suoni fini
(di mare) dei suoi orecchini.
O che abbiano, coralline,
le tinte delle sue collanine.
Rime che a distanza
(Annina era così schietta)
conservino l'eleganza
povera, ma altrettanto netta.
Rime che non siano labili,
anche se orecchiabili.
Rime non crepuscolari,
ma verdi, elementari.
*** Giorgio CAPRONI, 1912-1990, poeta, critico letterario, Per lei, da 'Il muro della terra, 1975, in 'il canto delle sirene', 7 gennaio 2012, qui
https://it.wikipedia.org/wiki/Giorgio_Caproni
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