Cielo di giugno, azzurra giovinezza
dell’anno; ed allegrezza
di rondini sfreccianti in folli giri
nell’aria. Ombre, ombre d’ali
vedo guizzar sul bianco arroventato
del muro in fronte: ombre a saetta, nere,
vive al mio sguardo più dell’ali vere.
Traggon dal nulla, scrivendo con nulla
parole d’un linguaggio
perduto; e le cancellano
ratte, fuggendo via fra raggio e raggio.
*** Ada NEGRI, 1870-1945, poetessa e scrittrice, Cielo di giugno, da Poesie e prose, Mondadori, 2020, in 'internopoesia', 3 giugno 2022, qui
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