Pace è una parola astratta. Ma che può essere riempita di concretezza. Il contenuto concreto è solo uno e si chiama 'negoziazione'. Tuttavia, per entrare nella logica del negoziare, occorre che tutti i negoziatori assumano un presupposto: senza questo si resta impallati nel circuito vizioso, perverso e autodistruttivo in cui ci siamo cacciati.
Il presupposto è semplice: e come tutte le cose semplici è difficilissimo. Dobbiamo dire a noi stessi, e soprattutto iniziare a 'sentire' dentro di noi, anche ricostruendo il film che ci ha condotto sin qui con fatti e documenti storici che, messi insieme, hanno la forza dell'oggettività e della verità, che 'anche noi' (Occidente, Nato, Usa, Europa, Ucraina) NON SIAMO INNOCENTI. Cioè 'anche noi' (Occidente, Nato, Usa, Europa, Ucraina) abbiamo commesso ERRORI e la situazione in cui siamo finiti, internazionalmente, è prodotto 'anche' delle nostre colpe e dei nostri errori.
In una parola: dobbiamo smettere di mostrificare o deumanizzare il NEMICO e finalmente renderlo almeno 'CONTRO-PARTE'. Anzi, possibilmente, 'CON-PARTE'.
Perché negoziare, come dovremmo sapere dall'esperienza oltre che dalla teoria, significa darsi reciprocamente la possibilità di un 'win-win' da costruire insieme: non solo pretendendo, ma anche ammettendo e concedendo.
Ci dovrebbe costringere a questo passo l'abisso in cima al quale siamo e dal quale in ogni momento rischiamo di precipitare, magari anche senza volerlo.
Non stiamo esagerando.
Basta chiedersi se mai qualcuno avrebbe potuto immaginare, anche solo qualche mese fa, che nel 2024 in Europa si sarebbe potuto affermare, con serietà e sicurezza, che dobbiamo prepararci alla guerra. Ripeto: PREPARARCI ALLA GUERRA.
Se non è FOLLIA questa...
*** Massimo Ferrario, Da nemici a controparte (possibilmente 'con-parte'), facebook, 31 marzo 2024
In Mixtura ark #Spilli di Massimo Ferrario qui
Nessun commento:
Posta un commento