Porto in salvo dal freddo le parole,
curo l’ombra dell’erba, la coltivo
alla luce notturna delle aiuole,
custodisco la casa dove vivo,
dico piano il tuo nome, lo conservo
per l’inverno che viene, come un lume.
*** Francesco SCARABICCHI, 1951, poeta, traduttore, Il prato bianco, Einaudi, 2017, in 'poesia in rete', 27 novembre 2019, qui
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