«E dove sono i pacifisti eh? Questa volta tutti zitti, perché ad attaccare guerra non è stata l'America!».
«Ehm, buongiorno, siamo qui, forse non ci ha visto, starei proprio andando a una manifestazione».
«Ah, fermo lì. Una manifestazione eh? E contro cosa?».
«Beh contro la guerra, sa, siamo pacifisti».
«Dovete dire: contro la guerra di Putin! E' lui l'invasore o no? O siete amici di Putin eh? Ditelo, che è un invasore!».
«Certo, è un invasore».
«Un invasore fanatico e pazzo!»
«Ma guardi scusi, noi pacifisti lo diciamo da vent'anni che Putin è un militarista guerrafondaio autoritario, quando altri magari dicevano che era un liberale, come può pensare che siamo amici di Putin?».
«Ah sì eh, e che cos'è quel cartello?, "No Putin no Nato"! Siete equidistanti allora!»
«No, scusi, "no Putin no Nato" vuol dire che non ci piacciono le organizzazioni militari, gli eserciti di nessun tipo, sa com'è, siamo pacifisti».
«Ma la Nato non c'entra niente in questa guerra, ce la mettete solo perché in fondo siete sempre stati filorussi!».
«Beh, che non c'entri niente magari si può discutere, è una storia lunga, però adesso mi lascerebbe andare alla manifestazione contro la guerra, cioè contro questa guerra e contro tutte le guerre?».
«Ah quindi è anche contro la resistenza ucraina! Ma non vedete che gli ucraini sono come i nostri partigiani? Cosa dovrebbero fare secondo voi, arrendersi a Putin vero? Per questo non volete mandargli le armi? Perché vi piacerebbe che si arrendessero a Putin!».
«Mah, vede, non so se è proprio come la resistenza partigiana, sa quelle erano brigate spontanee di ragazzi, questo è un esercito di Stato che combatte contro un altro un altro esercito di Stato, entrambi muniti di armi super tecnologiche...».
«Ci mancherebbe, li hanno invasi!».
«E chi dice niente, è che i paragoni storici a volte sono sono un po' imprecisi ecco».
«Ma allora le armi alla resistenza ucraina le volete dare o no?».
«Beh no, sa, siamo contro le armi, siamo pacifisti».
«Ah quindi lasciate che i bambini e le donne in Ucraina muoiano sotto le bombe, ma bravi i miei pacifisti!».
«Veramente se tutti fossero pacifisti come noi, anche lei e Putin, le bombe non ci sarebbero neanche».
«Poche storie! Chi non vuole dare armi alla resistenza ucraina di fatto sta con Putin!»
«Ecco noi pensiamo che riempire una guerra di armi non sia una buona idea, del resto siamo contro le armi, tutte».
«Ma quello è un popolo invaso, oppresso da una potenza straniera! Da una dittatura! Bisogna dargli le armi!».
«Ma se dovessimo dare armi a tutti i popoli oppressi da una potenza straniera o da una dittatura, mezzo mondo sarebbe in guerra, più in guerra ancora che adesso, e noi siamo appunto contro le guerre e le armi. Capisce?».
«Benaltrista!»
«Eh?».
«Cerchiobottista!».
«Eh?».
«Nénéista!»
«Ma...»
«Putinista!».
«Ma no...»
«Pacinarcisista!»
«Prego?».
«Panciafichista!».
«Ah, ho capito! Panciafichista è bello, in effetti; mi raccontava mio nonno che lo dicevano anche a lui, un secolo fa. Era contro la guerra, ma prevalsero quelli a favore. Poi morirono 23 milioni di persone. Ora si sposta e mi fa passare?».
*** Alessandro GILIOLI, direttore di RadioPopolare.ir', facebook, 19 marzo 2022, qui
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