Kao Pin era il campione dei campioni di tiro con l’arco: nessuno ricordava un suo tiro sbagliato.
Quel giorno il Maestro era con uno dei suoi allievi prediletti, a quattrocento passi dal bersaglio. Credeva nel giovane: leggeva in lui un grande potenziale, ma lo giudicava dispersivo, spesso sconcentrato, troppo disimpegnato.
“Bendami”, disse Kao Pin al ragazzo porgendogli un fazzoletto nero di seta.
Il ragazzo eseguì. Il Maestro sollevò l’arco e incoccò la freccia. Attese qualche secondo. Poi tirò.
Mentre si toglieva la benda dagli occhi, chiese al ragazzo se aveva fatto centro.
Il giovane era imbarazzato. Aveva assistito per la prima volta nella storia a un tiro fallito del Maestro: come dirglielo?
“Allora?, non mi rispondi?”, insistette Kao Pin.
“E’ terribile Maestro, ma avete fallito”.
“Davvero ho fallito, ragazzo?”
L’allievo non capiva: e non aveva parole. La freccia era finita nella boscaglia: il bersaglio era rimasto intatto. Come poteva Kao Pin sostenere di non avere fallito?
“Quante volte mi hai visto colpire il bersaglio da questa distanza?”
“Sempre, Maestro. Tutti sanno che ogni tuo tiro è un bersaglio colpito. Per questo sono costernato. Pensavo mi volessi dimostrare che con la forza del pensiero si centra qualunque bersaglio. Tutti sappiamo che sei un mago: quando ti concentri, puoi tutto”.
“Infatti. E’ appunto questo che ti ho voluto mostrare”.
Il giovane non riuscì a trattenersi.
“Ma non hai colpito nulla, Maestro. Non sappiamo neppure dove sia finita la freccia.”
Kao Pin, benevolmente, mise una mano sulla spalla dell’allievo.
“Ti ho sempre parlato del potere del pensiero, ragazzo: se ti concentri, il pensiero si unisce alla freccia e la orienta, con una forza insuperabile e irresistibile, al centro del bersaglio. Oggi ti ho insegnato la lezione più importante. Quando vuoi conquistare un obiettivo, devi concentrarti solo su questo. Ci dev’essere solo l’obiettivo nella tua testa: tutto il mondo diventa quell’obiettivo. Ma per concentrarti su quell’obiettivo, devi vederlo, l’obiettivo: perché nessuno potrà mai colpire un bersaglio che non vede. Troppi dei tuoi tiri sono come il mio di prima: non hai la benda sugli occhi, ma è come se l’avessi. Non vedi, sei distratto, non ti concentri. E non concentrandoti, non piloti la freccia: non le dai né la spinta potente né la direzione esatta. E la freccia va dove è andata la mia. Nel bosco, fuori bersaglio. L’unica magia è la concentrazione, ragazzo: ricorda”.
*** Massimo Ferrario, L’arco e il potere del pensiero, ‘Mixtura’, 15 gennaio 2023 – Libera riscrittura di un breve testo di autore anonimo.
In Mixtura ark #Favole & Racconti di Massimo Ferrario qui
Nessun commento:
Posta un commento