Paolo MOTTANA
I rapaci
Edizioni Ensemble, 2023
pagine 246, € 16,00
Un titolo perfetto
‘I rapaci’ è un titolo perfetto. A stigmatizzare con un solo termine, concretissimo ma anche immaginifico, un mondo di artisti e artistoidi che intrallazzano per mettersi in mostra e avere successo: si usano, si vendono, fingono, inseguendo prevalentemente moda e denaro.
Il protagonista, Mauro, è un pittore introverso e fuori dal giro, non più giovane ma con un talento ancora non compiutamente espresso. La sua arte è riconosciuta da pochi intenditori, che non fanno mercato, perché il mercato è lasciato in mano ad affaristi che lo orientano e lo spingono là dove portano i soldi.
La personalità di Mauro, complessa e complicata fino a sfiorare il patologico, cerca ancora di percorrere, in campo artistico, la vecchia via, faticosa e mai garantita, dell’ispirazione. Nel frattempo è travolto da un amore con una ragazza assai più giovane, Sonia, bella ma per lui bellissima, che sbava per affermarsi come artista: per riuscire in questo suo intento è disposta a tutto. Lui, nonostante la consapevolezza di essere finito in un rapporto dominante e strumentale, affettivamente inconsistente e psicologicamente malato, non sa venirne fuori: più la ragazza lo insulta e maltratta, più lui si trova vittima di un desiderio senza limiti e perciò stesso sempre più insoddisfatto.
La trama è ricca di descrizioni acute, precise e magnetizzanti, dell’ambiente milanese di galleristi, curatori, artisti.
Lo stile è netto, tagliente, secco: brevi capitoli che corrono e coinvolgono, intrecciando, con molti dialoghi ottimamente costruiti, le tante storie che intarsiano una trama amara, ricca di personaggi cesellati con cura e massima efficacia.
Chi legge resta ipnotizzato dall’evolversi dei fatti e da una scrittura essenziale, senza fronzoli, curioso di arrivare all’ultima pagina. La lettura è piacevole, benché inquietante.
Chi vuole lasciarsi andare a qualche pensiero ne avrà molti su cui interrogarsi: ancor più se è vicino al mondo, miserevole e malato, qui tanto ben descritto.
*** Massimo Ferrario, per ‘Mixtura’
In Mixtura ark #LibriPiaciuti di Massimo Ferrario qui:
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