La morte non santifica.
Se un delinquente muore, muore un delinquente.
Il rispetto non viene dalla morte, ma dalla vita.
E' in vita che ognuno può distinguersi: per esempio scegliendo di essere onesto o disonesto.
La morte rende tutti uguali: onesti e disonesti. E non c'è nessun merito a morire: non si guadagnano punti. Ciò che siamo stati, restiamo.
I politicanti, morendo, non diventano politici e men che meno statisti. Gli affaristi e i delinquenti, vanno onorati se in vita decidono di smettere di fare ciò che fanno. Se è la morte che li costringe a smettere, non meritano nessun onore.
Il merito, se mai, va tutto alla natura: che, saggiamente, non ci ha fatti immortali.
*** Massimo Ferrario, La morte, saggiamente, per 'Mixtura'
In Mixtura ark #Spilli di Massimo Ferrario qui
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