mercoledì 30 settembre 2020
#SGUARDI POIETICI / Il mio bozzolo è stretto (IV, VI, 1099)
#MOSQUITO / Di chi sono le idee? (Carl Gustav Jung)
... le idee che incontrano un grande seguito non appartengono nemmeno al loro cosiddetto creatore; se mai è egli stesso un seguace delle sue idee. Le idee che conquistano, le idee cosiddette vere, hanno in sé un che di particolare: sorgono da una regione atemporale, da un essere-sempre-esistite, da un terreno psichico primordiale su cui lo spirito effimero del singolo individuo cresce come una pianta che porta fiori, frutti e semi, appassisce e muore. Le idee provengono da un qualcosa che è più grande della persona singola. Non siamo noi a produrre idee, sono piuttosto le idee che formano noi.
#VIGNETTE / Non mi chiama dal 2002 (Chiara Rapaccini)
martedì 29 settembre 2020
#SGUARDI POIETICI / E' facile amare di domenica (Federico Pichetto)
con le campane che suonano a festa,
gli applausi e i riflettori.
Come è difficile amare di giovedì
senza celebrazioni attorno,
incastonati nell’arido cammino della settimana.
Cerca qualcuno
che sappia amarti di venerdì,
impara ad amare di martedì,
comprendi che il tuo cuore
- e il cuore degli altri -
è un bisogno d’amore
che non conosce settimana,
ma solo un presente da mendicante.
#SPOT / Cosa vuole dire essere dei 'privilegiati'? (Nico Madonia)
#QUADRI / Il filo di Arianna (Alessandro Tofanelli)
lunedì 28 settembre 2020
#SGUARDI POIETICI / Invito al viaggio (Jaime Torres Bodet)
nella sera chiara,
andiamo nel bosco
che ha tempie d’argento.
Lì nella pineta,
accanto alla valle,
scorre un’acqua limpida
che pulisce l’anima.
scenderemo insieme,
a guardarla insieme
e a guardarci insieme
nelle sue onde rapide…
Sotto il cielo d’oro
c’è sulla montagna
una quercia scura
che fa scura l’anima:
Saliremo insieme
a toccare i rami
sentendo il profumo
dei suoi mieli grezzi…
L’autunno ci chiama
con suono di flauti:
andiamo a cercarlo
nella sera chiara.
In Mixtura ark #SguardiPoietici qui
#HUMOR / Prima e dopo yoga (Nico Madonia)
#MOSQUITO / La superiorità personale è contro la cooperazione (Alfred Adler)
La superiorità personale contrasta sempre con la cooperazione. I soggetti votati all’insuccesso sono persone che non avendo sviluppato il sentimento sociale non sono capaci di vedere, udire, parlare e valutare in modo corretto. Invece che di senso comune sono dotate di una «intelligenza privata», della quale si servono per seguire con sicurezza il cammino deviante. Io ho descritto il bambino viziato come un parassita che aspira costantemente a costringere gli altri ad agire per lui. Quando questo atteggiamento diventa stile di vita, egli finisce per credere che siano sempre gli altri quelli che si debbono prodigare in tutti i campi – sia offrendo tenerezza e beni materiali, sia compiendo un lavoro o fornendo prestazioni intellettuali. Per difendersi dalla loro prepotenza la comunità non deve impiegare mezzi o parole altrettanto forti ma, guidata più che dall’intelletto da un impulso intimo, deve reagire con mitezza, perché il suo compito non è quello di punire e vendicarsi per i soprusi subiti, ma quello di spiegare all’individuo per quale motivo ha sbagliato e potrebbe ancora sbagliare. Si tratta sempre di una protesta degli individui non dotati di sentimento sociale contro gli obblighi imposti dalla convivenza, che fanno a pugni con la loro intelligenza privata e costituiscono una minaccia per la loro aspirazione a una superiorità personale. La forza del sentimento sociale sta anche nella sua capacità di far capire a ognuno che non rispettare le sue regole è una colpa, perché ognuno di noi deve pagare il suo tributo alla società.
domenica 27 settembre 2020
#SGUARDI POIETICI / Favola della sirena e degli ubriachi (Pablo Neruda)
essi avevan bevuto e presero a sputacchiarla
lei non capiva nulla era appena uscita dal fiume
era una sirena che s'era smarrita
gli insulti scorrevano sulla sua carne liscia
l'immondizia copri i suoi seni d'oro
lei non sapeva piangere perciò non piangeva
non sapeva vestirsi perciò non si vestiva
la tatuarono con sigarette e con turaccioli bruciati
ridevano fino ad abbattersi sul pavimento della bettola
lei non parlava perché non sapeva parlare
i suoi occhi erano color d'amore distante
le sue braccia costruite di topazi gemelli
le sue labbra tagliate nella luce del corallo
e d'improvviso uscì da quella porta
appena entrò nel fiume restò monda
splendette come una pietra bianca nella pioggia
senza volger lo sguardo nuotò nuovamente
nuotò verso mai più verso la morte.
#CIT / Amore maturo e amore immaturo (Erich Fromm)
#QUADRI / The light years (Bo Bartlett)
#MOSQUITO / La ricerca nevrastenica del nuovo (Carl Gustav Jung)
All’uomo è stata così a lungo inculcata l’illusione di un continuo e progressivo miglioramento della civiltà, che si cerca di dimenticare il più in fretta possibile ciò che è vecchio per non perdere la coincidenza con il mondo nuovo e migliore la cui immagine viene continuamente sbandierata sotto il naso della gente da incorreggibili progressisti. La nostra nevrastenica ricerca della novità di domani è una malattia e non è civiltà. Civiltà significa essenzialmente continuità e prevede un’ampia conservazione dell’antico; la ricerca del nuovo invece crea inciviltà e sfocia in pura barbarie.
https://it.wikipedia.org/wiki/Carl_Gustav_Jung
sabato 26 settembre 2020
#SGUARDI POIETICI / L'oro d'autunno (Diego Valeri)
per gradini di verde
lungo il fuso del pioppo,
fino all'esile vetta. Ancora resta
lassù sospeso, un breve tempo; e intanto
l'ultimo verde cade. Poi nel bianco
cielo, come una fiamma fatua, dolce –
mente si esala, vola via, si perde.
#SPOT / A volte il modo migliore per gestire una relazione (Bernardo Paoli)
#MOSQUITO / La persona matura (Erich Fromm)
La coscienza materna dice: «Non c'è peccato, né delitto che ti possa privare del mio amore, del desiderio che tu sia vivo e felice.»
La coscienza paterna dice: «Hai sbagliato, non puoi sfuggire alle conseguenze del tuo errore e devi cambiare strada, se vuoi che io ti ami.»
venerdì 25 settembre 2020
#SGUARDI POIETICI / Se andassimo all'essenza (Massimo Ferrario)
se fossimo essenza,
finalmente saremmo.
Ma preferiamo apparire.
E fissare in un selfie compiaciuto
l'ennesimo fotogramma
di una vita
da esibire.
#EX LIBRIS / E così smise di dire la verità (John Steinbeck)
Una volta, quando il Dottore era all’Università di Chicago, ebbe un amore contrastato, e lavorò troppo. Gli parve bello fare un lunghissimo viaggio a piedi. Si buttò sulle spalle un piccolo zaino e attraversò l’Indiana e il Kentucky e la North Carolina e la Georgia e giunse in Florida. Camminò tra contadini e montanari, tra uomini delle paludi e pescatori. E tutti gli domandavano perché mai viaggiasse a piedi.
Poiché gli piaceva la verità, cercò di spiegare. Disse che era nervoso e che voleva vedere il paese, sentire l’odore della terra e guardare l’erba e gli uccelli, assaporare il paese; e tutto questo poteva farlo soltanto viaggiando a piedi. E alla gente non piacque che dicesse la verità. Lo guardavano aggrottati, o scuotevano il capo o se lo battevano con la mano, ridevano come se sapessero che si trattava di una bugia, come se avessero tenuto nel giusto conto i bugiardi. E certuni, timorosi per le loro figlie o per i maiali, gli dissero di andarsene, di andar via, di non fermarsi da loro, che sarebbe stato meglio per lui.
E così smise di dire la verità. Disse che si trattava di una scommessa, fatta per vincere cento dollari. Fu simpatico a tutti, e tutti gli credettero. Lo invitarono a pranzo e gli offersero un letto, prepararono colazioni per lui e gli augurarono buona fortuna, lo considerarono proprio una gran brava persona. Al Dottore piaceva ancora la verità, ma sapeva che non era così per tutti, e che la verità poteva diventare una signora molto pericolosa.
#SENZA_TAGLI / Mediocrità (Egidio T. Errico)
Sembra che mai sia esistita un'epoca, come quella attuale, in cui nulla sembri essere più rassicurante della mediocrità: tra le persone, nei gruppi, nelle Istituzioni pubbliche e private, quelle psicoanalitiche comprese.
Sempre di più - dovunque si guardi - possiamo renderci conto, se appena ci prestiamo attenzione, di come siano proprio i mediocri ad avere oggi - tranne qualche rara eccezione - maggiori possibilità di affermazione, di successo e di folgoranti carriere, e in ragione direttamente proporzionale alla loro piatta mediocrità.
La mediocrità sembra essere oggi il rimedio più efficace nei confronti dell'angoscia di potersi misurare con quello che effettivamente è il valore dell'essere, proprio e dell'altro.
La mediocrità e ciò che sembra maggiormente garantire il riparo dall'inquietudine di poter farei conti con le differenze tra sé e l'altro.
La mediocrità ci rassicura dal rischio che l'altro possa casomai arrivare finanche a sorprenderci.
La mediocrità è la religione dell'uguale e del prevedibile, assunti a rassicurante mito collettivo.
*** Egidio T. ERRICO, psicoanalista, Mediocrità, facebook, 22 settembre 2020, qui
#VIGNETTE / In maggioranza c'è un clima positivo (Stefano Rolli)
giovedì 24 settembre 2020
#SGUARDI POIETICI / Crepuscolo (Una Marson)
del fiore senza sole.
Venite presto, ali della notte,
il crepuscolo ferisce nel profondo;
lasciate che il buio avvolga il mondo,
il mio dolore si addormenterà.
#VIGNETTE / Ius Culturae (Mauro Biani)
#FOTO / Semplicità della giovinezza, 1960 (Gérald Bloncourt)
mercoledì 23 settembre 2020
#SGUARDI POIETICI / Una donna nuda (Mario Benedetti)
ha un chiarore che ci illumina
in modo che se succede uno sconforto
un black-out o una notte senza luna
è conveniente e persino imprescindibile
tener vicino una donna nuda.
Una donna nuda e al buio
genera uno splendore che dà fiducia
e allora segna festa il calendario
vibrano nei loro angoli le ragnatele
e gli occhi felici e felini
guardano e non si stancano di guardare
Una donna nuda e al buio
è una vocazione per le mani
per le labbra è quasi un destino
e per il cuore uno sperpero.
Una donna nuda è un enigma
ed è sempre una festa decifrarlo.
Una donna nuda e al buio
genera una propria luce e ci accende,
il soffitto si trasforma in cielo
ed è una gloria non essere innocente.
Una donna voluta o intravista
sconfigge per una volta la morte.
*** Mario BENEDETTI, 1920-2009, poeta e scrittore uruguayano, Una donna nuda, da Domande a caso, 1986, in 'ilcantodellesirene', 5 aprile 2013, qui
https://it.wikipedia.org/wiki/Mario_Benedetti
#MOSQUITO / Duro ma adulto sarebbe riconoscere (Rossana Rossanda)
Duro, ma adulto sarebbe riconoscere che la condizione dell’uomo, appeso tra vita e morte, questo suo dato biologico, astorico, il residuo indistruttibile di individualità della sua sofferenza, è il limite oscuro che incontra, al limite del suo cammino, una emancipazione politica: la cui forma e missione non sta nel restituire l’uomo alla felicità, ma soltanto (soltanto!) liberarlo dalla intollerabilità della ingiustizia.
#BREVITER / I miei eroi (Silvia Ballestra)
martedì 22 settembre 2020
#SPILLI / Brevemente, sulla partita elettorale (Massimo Ferrario)
Brevemente, tre punti sulla partita elettorale appena conclusa.
La deriva pro/contro il governo ha messo la sordina al quesito tecnico. E il quesito, a mio avviso, non meritava né la deriva dei tifosi, vuoi dell'applauso a Conte-Di Maio vuoi del loro agognato fallimento, né le posizioni scalmanate pro/contro la Costituzione. C'erano ragioni valide sia da una parte che dall'altra, e troppa propaganda, apocalittica o miracolistica, sulle conseguenze delle due scelte opposte.
Il centro destra ha conquistato le Marche, ma ha fragorosamente perso Toscana e Puglia: regioni che, con la Campania, hanno visto i governatori confermarsi per il secondo mandato. Non era scontato, almeno per Toscana e Puglia: e infatti al centro-destra, supportato da molti osservatori più o meno indipendenti, era dato per altamente probabile il rovesciamento, storico soprattutto per la Toscana. E' questo che fa dire oggi che la destra ha perso e il centrosinistra ha vinto.
#SGUARDI POIETICI / Vivendo in fretta (Lucia Ileana Pop)
le onde del mare,
non ho saputo scoprire la tranquillità
dopo il percorso del perdono.
Vivendo in fretta non avevo capito
che in ogni arcobaleno ci sono gocce di pioggia
e insieme un tiepido sole
e poi un grande sorriso alla fine del tormento.
Vivendo in fretta ho perso
attimi di felicità
e non ho capito quanto
sia triste la fine di ogni amore.
#CIT / Bello è ogni tanto (Pindaro)
#MOSQUITO / Le scelte prima le facciamo poi ci fanno (Rossana Rossanda)
Non sono mai stata populista: non lo può essere chi è venuto alla politica dal rifiuto del fascismo. Avevo visto il poveraccio fascista, quello che si era messo nelle milizie nel 1944 perché non sapeva dove andare. Conoscevo al sud chi si faceva carabiniere o seminarista per necessità ma diventava poi molto carabiniere e molto seminarista. Le scelte prima le facciamo poi ci fanno.
https://it.wikipedia.org/wiki/Rossana_Rossanda
#VIGNETTE / Nonno Vauro, la Toscana ha resistito (Vauro)
lunedì 21 settembre 2020
#SGUARDI POIETICI / Cavalli davanti al mare (Nancy Morejón)
nella loro stessa luce
o la luce bianca del mattino,
il tempo si sofferma
dimentico di code e criniere
di questi cavalli che lo fiutano
nella sua immobilità terrestre.
E posso guardare
l’incresparsi del tempo davanti alle onde
che si sollevano e si abbassano
nella loro stessa luce
o la luce bianca del mattino
dove l’esistenza non è altro
che questi cavalli davanti al mare.