via twitter, 28 luglio 2019,
qui
Si sprecano articoli e saggi che cercano di spiegare cosa sia il populismo.
Un contributo, a mio avviso essenziale nella sua esemplarità, viene dal tweet diffuso dalla Lega e che riporto qui sopra.
Il caso è quello del ragazzo statunitense presunto assassino del carabiniere Mario Cerciello Rega, portato in caserma e fotografato con le manette e la benda agli occhi.
La foto ha fatto il giro del mondo ed è stata stigmatizzata da chiunque, in Italia e all'estero.
Anche l'arma dei carabinieri ha aperto un'inchiesta, manifestando la sua presa di distanza indignata, promettendo provvedimenti e passando le informazioni in suo possesso alla magistratura.
Solo l'estrema destra di Salvini e Meloni ha minimizzato, facendo intendere addirittura che plaudirebbe se non fosse per quel po' di 'politicamente corretto' col quale anch'essa, ogni tanto, deve fare i conti.
Il tweet diffuso dalla Lega domanda: "Alcuni giornali sostengono che si tratti di una foto choc. Voi che cosa ne pensate?".
Ecco, questo è populismo allo stato puro.
Non so se la foto sia scioccante: dipende.
Dipende da quanta sensibilità ancora conserviamo verso i diritti della persona.
Quel che a me pare certo è quanto scrive
Massimo Giannini oggi su 'la Repubblica' in
Onore alla vittima e al Diritto (
qui), con una chiarezza e una puntualità ineccepibili:
« Senza rievocare i drammi da "macelleria messicana" di Bolzaneto o della Diaz, e meno che mai le tragedie di Cucchi e Aldrovandi, quella foto ci parla di un "diritto della forza" che nega la "forza del diritto" (trasformandosi così in una "prova" che gli avvocati dei due statunitensi potranno usare, per invalidare gli atti del processo).
L'habeas corpus, il principio dell'inviolabilità della persona, fu sancito dalla Magna Charta nel 1215. In Italia fu codificato per la prima volta dalla Costituzione del Regno di Sicilia del 1812, e ratificato dallo Statuto Albertino dal 1848. Oggi è regolato dagli articoli 9, 10 e 11 della Costituzione Repubblicana, formalizzato dalla Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo del '48, suggellato dagli articoli 7 e 10 del Patto internazionale sui diritti civili e politici del '66. La libertà e l'integrità della persona sono le fondamenta della civiltà giuridica. Di più: sono "diritto naturale" dell'individuo. Anche (e verrebbe da dire persino soprattutto) quando è sottoposto a restrizioni, e nonostante questo non può e non deve subire "violenza fisica e morale". »
Fare un sondaggio su questioni di diritto che attengono al diritto 'naturale' dell'individuo è confondere populismo con democrazia: usare il popolo (la sua pancia) non per rafforzare il demos (la capacità di noi tutti di essere adulti e maturi, in grado di non cedere alle pulsioni immediate e di ragionare e pensare tenendo presente le esigenze generali di un convivere civile), ma per colludere con un segmento di elettorato, spaventato e incollerito, che manifesta senza contenimento le istanze brute, anche 'naturali', di vendetta e di giustizia sommaria.
Aspettiamoci il prossimo sondaggio sulla pena di morte.
I tempi sono maturi.
Perché i tempi in cui la politica era anche 'pedagogia' sono un ricordo da riproporre solo per vecchi fuori dal mondo: ho sensibilità sufficiente per sapere che soltanto l'accennarne provoca irrisione da parte dei markettari delle varie 'bestie' che infestano i social.
Il fatto è che alla testimonianza formativa di principi e valori, dichiarati e praticati indipendentemente dal consenso generale, al solo scopo di affermare una visione alta di una vita civile, è seguita la fase oscena in cui siamo: la pre-barbarie.
E il dramma vero sarà quando, presto, cadrà il prefisso: già oggi vacillante.
*** Massimo Ferrario, Un esempio eclatante di populismo, per Mixtura
In Mixtura ark #Spilli di Massimo Ferrario qui