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mercoledì 31 luglio 2019

#VIGNETTE / Qua-qua-qua (Fabio Magnasciutti)

Fabio MAGNASCIUTTI
facebook, 30 luglio 2019, qui

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#SPILLI / Lui & Noi (Massimo Ferrario)

Vuoi scommettere che le 'scuse' per il figlio ('errore da papà'), scorrazzato dal poliziotto su una moto d'acqua della Polizia di Stato a Milano Marittima, gli fanno aumentare i consensi?

Altrove, dove etica e serietà restano principi civili assoluti e quindi non intaccabili dal familismo che piace tanto ai sedicenti fan della (a parole) tanto osannata famiglia, il fatto sarebbe causa di dimissioni immediate. 
Specie per un Ministro. 
Specie se dell'Interno. 
Da cui dipende la Polizia di Stato.

Da noi suggerisce un sorriso bonario e comprensivo. Ma sì: che sarà mai, un papà che, forte del suo ruolo di potere, concede un piccolo divertimento trasgressivo al figlio...

Oggi è Lui, ieri sono stati altri Lui. 

Quando capiremo che il problema non è Lui, ma siamo Noi, finiranno quelli come Lui.
La domanda è: finiranno? 

Per rispondere sì con sicurezza, bisognerebbe fossimo più consapevoli del rischio di un lento e ottuso scivolamento verso una qualche forma di democratura
E non pensassimo che chi pensa questo sia un paranoico compulsivo, incapace di capire le magnifiche e progressive sorti del populismo e dei vari governi del cambiamento che pullulano per il mondo.

*** Massimo Ferrario, Lui & Noi, per Mixtura


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#SGUARDI POIETICI / Il futuro del caos (Eugenio Scalfari)

Un tempo i maschi andavano a caccia,
d’altre prede e di buon cibo erbose.
Le donne li facevano mangiare
e se loro volevano possederle
diventavano femmine godendo,
ma il tempo non passava mai
di memoria non c’era conoscenza
il presente di tutto era il padrone
con piccole tracce di passato
il futuro era ignoto.
Anche Socrate lo rimpiangeva
ma per morire s’era avvelenato
perché la legge lui voleva farla.
Corrono le stelle dell’universo
e noi giochiamo a tanti giochi
in attesa che tutto sia finito.
Il posto tocca all’energia del Caos
che incalza senza tregua
i numeri vaganti
altro non c’è

*** Eugenio SCALFARI, fondatore di 'la Repubblica', saggista, poeta, Il futuro del caos, 'L'Espresso', 25 luglio 2019, qui


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#SENZA_TAGLI / No, io sto con Roberta (Adriano Sofri)

Ogni tanto, specialmente d’estate, un dettaglio, anche minimo, anche buffo, mi ricorda l’amore. Andavo con Nicola a prendere un gelato, a Testaccio, e Nicola ha suonato al portone di un suo amico. Lui si è affacciato, al secondo piano, si sono scambiati un paio di frasi. Gli ho gridato: “Vieni a prendere un gelato con noi?” E lui, mentre alle sue spalle faceva capolino una ragazza: “No, io sto con Roberta”.

*** Adriano SOFRI, 1942, giornalista, saggista, ex leader di Lotta Continua, condannato per l'omicidio di Luigi Calabresi, facebook, 26 luglio 2018, qui
https://it.wikipedia.org/wiki/Adriano_Sofri


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#VIDEO / Confronto sulla Sinistra (Federico Rampini, Corrado Augias)


Federico RAMPINI, 1956, giornalista e saggista
Corrado AUGIAS, 1935, giornalista e scrittore
Confronto sulla Sinistra
a proposito del libro di Federico Rampini, 
La notte della sinistra: da dove ripartire
Mondadori, 2019
da Rai3, 'Quante storie', programma tv diretto da Corrado Augias
9 aprile 2019
video, 29min11

Un confronto aperto e assai 'dialettico' tra due intellettuali di sinistra: emerge un dissenso netto, che parte da due visioni su molti punti assai diverse, del passato sicuramente, ma anche rispetto al che fare futuro. 
Una mezzora di video ben spesa: stimolante e provocante (mf)

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#SENZA_TAGLI / Coraggio, fateci vedere (Fabio Chiusi)

Si può inorridire per il barbaro omicidio di un carabiniere e insieme inorridire per un sospetto bendato, ammanettato e umiliato pubblicamente dalle forze dell'ordine. Le due cose non si escludono a vicenda - scusate, imbecilli con la bava alla bocca: la logica elementare resiste anche alla vostra apologia della barbarie giuridica e civile, alle vostre contraddizioni da analfabeti del pensiero.

Se poi a voi la logica e il pensiero non interessano, e vi interessa solo la giustizia sommaria, la vendetta, beh, di nuovo: mi spiace, ma la democrazia è altra cosa. La democrazia ha un raziocinio, per quanto imperfetto. Implica logicamente la dignità delle persone. Il rispetto delle differenze.

La Costituzione, sapete: quel piccolo dettaglio scritto e costruito appositamente contro la gente come voi.

Se non vi piace, siate onesti per una volta: ditelo. Volete un Putin a Palazzo Chigi? Ditelo chiaramente, coraggio, maschiacci alfa di ultradestra, forti coi deboli e deboli coi forti.

Abbiate le palle per una volta di uscire tutti interi dalle fogne e chiedere la fine della separazione dei poteri, la sottomissione del potere giudiziario a quello esecutivo, l'arbitrio per le forze dell'ordine e per voi stessi ("la difesa è sempre legittima", no?), l'imposizione della morale cattolica al posto della laicità dello Stato, lo Stato di eccezione e di polizia permanente con la scusa della "sicurezza nazionale", la chiusura dei porti e i muri ai confini, la criminalizzazione di ogni persona e cosa non rientri nella vostra nozione di "italianità", di "patria".

Ditelo che volete la legge del taglione, non lo stato di diritto. La forza, non la logica. La superstizione, non la scienza.

Non che non lo abbiamo capito. È che vi vantate tanto di essere "politicamente scorretti" - voi, che inseguite il primo pifferaio intoni la melodia giusta, all'unisono e senza mai sgarrare di un passo. Voi che nemmeno capite che poi quando la barbarie arriva sul serio arriva per tutti, anche per voi. Com'è che il meglio che sapete fare è "nessuno parla di Bibbiano"?

Coraggio, fateci vedere quanto è profondo lo schifo che incarnate, davvero.

*** Fabio CHIUSI, giornalista, facebook, 30 luglio 2019, qui


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#VIGNETTE / Bende (Kutoshi Kimimo)

Kutoshi KIMIMO
facebook, 29 luglio 2019, qui

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martedì 30 luglio 2019

#FILASTROCCHE / Non è questione di colore (Germana Bruno)

Ogni colore, ovunque si posa, 
sia su una spina, sia su una rosa,
non dà di certo senso all'essenza,
si ferma solo all'apparenza.
Non è il colore a far più buono
della natura qualsiasi dono,
la bianca uva è succosa e squisita
e quella nera è pur saporita.
Ma tutt'e due al primo assaggio,
possono avere sapore di marcio
e non per questo potrai mai dire
che tutta l'uva non è da gustare.

*** Germana BRUNO, insegnante e scrittrice, Non è questione di colore, facebook, 27 lugli o2019, qui

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#SPOT / Questa è la vita (Beppe Beppetti)

Beppe BEPPETTI
facebook, 29 luglio 2019, qui

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#SGUARDI POIETICI / In ogni poesia (Maria Wine)

In ogni poesia
splende una piccola lampada

nella stanza e nello spazio
per terra e per mare
negli uomini e negli animali
in ogni cosa creata
dalla natura o da mano umana
c’è una poesia
che splende come una lampada

Se cerchi abbastanza a lungo
potrai trovare una lampada
persino nel tuo buio più profondo.

*** Maria WINE, 1912-2003, poetessa e scrittrice svedese, In ogni poesia, 'ilcantodellesirene', 16 luglio 2019, qui
https://en.wikipedia.org/wiki/Maria_Wine


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#SENZA_TAGLI / Quando si rappresenta lo Stato (Pietro Grasso)

Quando arrestammo Bernardo Provenzano, o quando interrogai Giovanni Brusca, mi trovai davanti uomini che avevano commesso le stragi, fatto uccidere colleghi e amici, progettato il mio omicidio e il rapimento di mio figlio. Potete immaginare il mio stato d’animo. Ho sempre avuto chiaro però quale fosse il mio ruolo: quello di rappresentante dello Stato. 

A Provenzano, catturato dopo 43 anni di latitanza, la prima cosa che chiesi fu: “ha bisogno di qualcosa?”; rispose che aveva bisogno di un’iniezione per curare la sua malattia, e rapidamente trovammo il modo di fargliela. 
Gli dimostrammo la differenza tra noi e loro: non ci si abbassa mai al livello dei criminali che si combattono, non ci sono e non devono esserci eccezioni.
Questo significa essere uomini e donne al servizio dello Stato.

Penso che la foto di cui tutti parlano, e che ovviamente mi guardo bene dal pubblicare, sia la prova di almeno un paio di reati, e probabilmente una buona arma in mano agli avvocati difensori dell’assassino. 
E’ una foto che mi fa male perché quel comportamento infanga il lavoro di migliaia di Carabinieri. Chi rappresenta lo Stato non deve fare queste cose. Chi fa il Ministro della Repubblica non deve giustificarle, come hanno fatto Centinaio e Salvini. Chi - come la Lega - lancia un sondaggio su facebook per aizzare gli istinti più bassi dei cittadini non ha alcun senso dello Stato. E' pericoloso, sbagliato, e fa male al nostro Paese. Non posso nascondere di essere davvero preoccupato.

*** Pietro GRASSO, già magistrato, politico, facebook, 28 luglio 2019, qui

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#MOSQUITO / Non giocare per fare il gioco dell'altro (Massimo Giannini)

Conosciamo già l'obiezione, che arriva dai cultori di un Pensiero Debole purtroppo assai radicato anche a sinistra: continuate così, a evocare lo spettro del Ventennio, a inseguire i fantasmi di Moscopoli, a difendere Carola Rackete e le Ong, e ora anche a criticare le forze dell'ordine per un lurido criminale ammanettato e bendato, e farete solo il gioco di Salvini, perché tanto la gente sta con lui.

Bisogna dire con forza, una volta per tutte, che questa sta diventando una trappola nichilista. Il Paese è confuso e frammentato. Nonostante l'obiettiva egemonia elettorale/culturale dell'ultradestra, ci sono milioni di cittadini che si rifiutano di portare il cervello all'ammasso. E in ogni caso, se per "non fare il suo gioco" rinunci a giocare, poi la partita finisce: il Capitano leghista vince comunque, e tu assisti alla disfatta in tribuna. Magari mangiando un'altra razione di popcorn. È una bella soddisfazione, per chi spera in un'alternativa ed è ancora convinto che un'altra Italia è possibile.

*** Massimo GIANNINI, giornalista, Onore alla vittima e al Diritto, 'la Repubblica', 29 luglio 2019, qui


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#SENZA_TAGLI / Quella foto e le democrature (Alessandro Gilioli)

Uno sguardo ingenuo può immaginare che con la foto del tizio bendato l'Italia abbia fatto una brutta figura, all'estero.

In realtà il messaggio che all'estero (a un certo estero) arriva con quella foto è quella di un Paese "affidabile".

Affidabile per i padroni dell'economia e della finanza, ovviamente.

L'Italia non è più una democrazia, è una democratura, dice quella foto.

È un Paese in cui il potere fa quello che vuole, senza tanti lacci e lacciuoli, senza tante storie.

Una Cambogia, una Cina, una Turchia, un Cile anni 80, insomma un ottimo posto: il capitalismo aggressivo ha in uggia diritti, divisioni dei poteri, democrazia della seconda metà del 900.

Le democrature invece, che figata per chi vuole investire.

*** Alessandro GILIOLI, giornalista e saggista, facebook, 28 luglio 2019, qui


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#VIGNETTE / Stato di rovescio (Mauro Biani)

Mauro BIANI,  1967
'il manifesto', 29 luglio 2019, via facebook, qui

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lunedì 29 luglio 2019

#SPILLI / Un esempio eclatante di populismo (Massimo Ferrario)

via twitter, 28 luglio 2019, qui

Si sprecano articoli e saggi che cercano di spiegare cosa sia il populismo.
Un contributo, a mio avviso essenziale nella sua esemplarità, viene dal tweet diffuso dalla Lega e che riporto qui sopra.
Il caso è quello del ragazzo statunitense presunto assassino del carabiniere Mario Cerciello Rega, portato in caserma e fotografato con le manette e la benda agli occhi.
La foto ha fatto il giro del mondo ed è stata stigmatizzata da chiunque, in Italia e all'estero. 
Anche l'arma dei carabinieri ha aperto un'inchiesta, manifestando la sua presa di distanza indignata, promettendo provvedimenti e passando le informazioni in suo possesso alla magistratura.
Solo l'estrema destra di Salvini e Meloni ha minimizzato, facendo intendere addirittura che plaudirebbe se non fosse per quel po' di 'politicamente corretto' col quale anch'essa, ogni tanto, deve fare i conti.

Il tweet diffuso dalla Lega domanda: "Alcuni giornali sostengono che si tratti di una foto choc. Voi che cosa ne pensate?".

Ecco, questo è populismo allo stato puro.

Non so se la foto sia scioccante: dipende. 
Dipende da quanta sensibilità ancora conserviamo verso i diritti della persona. 
Quel che a me pare certo è quanto scrive Massimo Giannini oggi su 'la Repubblica' in Onore alla vittima e al Diritto (qui), con  una chiarezza e una puntualità ineccepibili: 
« Senza rievocare i drammi da "macelleria messicana" di Bolzaneto o della Diaz, e meno che mai le tragedie di Cucchi e Aldrovandi, quella foto ci parla di un "diritto della forza" che nega la "forza del diritto" (trasformandosi così in una "prova" che gli avvocati dei due statunitensi potranno usare, per invalidare gli atti del processo).

L'habeas corpus, il principio dell'inviolabilità della persona, fu sancito dalla Magna Charta nel 1215. In Italia fu codificato per la prima volta dalla Costituzione del Regno di Sicilia del 1812, e ratificato dallo Statuto Albertino dal 1848. Oggi è regolato dagli articoli 9, 10 e 11 della Costituzione Repubblicana, formalizzato dalla Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo del '48, suggellato dagli articoli 7 e 10 del Patto internazionale sui diritti civili e politici del '66. La libertà e l'integrità della persona sono le fondamenta della civiltà giuridica. Di più: sono "diritto naturale" dell'individuo. Anche (e verrebbe da dire persino soprattutto) quando è sottoposto a restrizioni, e nonostante questo non può e non deve subire "violenza fisica e morale". »

Fare un sondaggio su questioni di diritto che attengono al diritto 'naturale' dell'individuo è confondere populismo con democrazia: usare il popolo (la sua pancia) non per rafforzare il demos (la capacità di noi tutti di essere adulti e maturi, in grado di non cedere alle pulsioni immediate e di ragionare e pensare tenendo presente le esigenze generali di un convivere civile), ma per colludere con un segmento di elettorato, spaventato e incollerito, che manifesta senza contenimento le istanze brute, anche 'naturali', di vendetta e di giustizia sommaria.

Aspettiamoci il prossimo sondaggio sulla pena di morte.
I tempi sono maturi.
Perché i tempi in cui la politica era anche 'pedagogia' sono un ricordo da riproporre solo per vecchi fuori dal mondo: ho sensibilità sufficiente per sapere che soltanto l'accennarne provoca irrisione da parte dei markettari delle varie 'bestie' che infestano i social. 
Il fatto è che alla testimonianza formativa di principi e valori, dichiarati e praticati indipendentemente dal consenso generale, al solo scopo di affermare una visione alta di una vita civile, è seguita la fase oscena in cui siamo: la pre-barbarie. 
E il dramma vero sarà quando, presto, cadrà il prefisso: già oggi vacillante.

*** Massimo Ferrario, Un esempio eclatante di populismo, per Mixtura

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#VIGNETTE / Il settimo giorno Dio (Altan)

ALTAN, 1942
'l'Espresso', 28 luglio 2019, via facebook, qui

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#SPILLI / Se questo è il Paese (Massimo Ferrario)

Se n'è altamente fregato di ogni incontro Ue per rinegoziare la distribuzione dei migranti. 
Ma ora pretende che la Ue decida la distribuzione.
Con il ricatto del porto chiuso: perfino per una nave della Guardia costiera italiana.
Dopo il caso Diciotti, il caso Gregoretti. E 131 naufraghi obbligati a rosolarsi al sole.

Niente di nuovo: è disumanità continua. 
Tanto lui non paga mai. E sfugge ai processi. Finché i suoi complici saranno complici. 

Se questo è il Paese che vogliono gli italiani, io non sono italiano. 
Non c'è posto per entrambi: o lui o io. E spero saremo in tanti.

*** Massimo Ferrario, Se questo è il Paese, facebook, 28 luglio 2019, qui


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#SGUARDI POIETICI / Come una goccia di sangue (Pierre Gamarra)

Come una goccia di sangue
come un segno di corallo,
come un sogno di ciliegia,
una vela sul mare.

Come l’urlo di un bambino
come una lacrima d’ottobre,
come il fuoco del mio cuore,
una vela sul mare.

Come un labbro di donna
come una perla profonda,
come l’occhio della saggezza
una vela sul mare.

*** Pierre GAMARRA, 1919-2009, poeta, drammaturgo, scrittore, insegnante, giornalista francese, Come una goccia di sangue, in 'cantodellesirene', 10 luglio 2019, qui


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#MOSQUITO / Una piccola storia, l'imprenditore e l'operaio comunista (Enrico Finzi)

Un piccolo imprenditore ebreo italiano nel 1938 fu colpito, come tutti gli israeliti, dalle leggi antisemite, delle quali s’è parlato l’anno scorso, a 80 anni dalla loro promulgazione. Molti non sanno che nel 1942 furono emanate nuove leggi razziali, che tra l’altro davano agli ebrei lo status di ‘nemici’ sino al termine del conflitto e sottraevano loro la proprietà delle aziende.

Il tizio fu costretto, come molti, a vendere l’impresa a un prezzo infimo, con regolare atto notarile. Il che fece, a causa dei tempi strettissimi, rivolgendosi a un noto industriale e confindustriale biellese e a un fidato operaio (50% l’uno). L’intesa, ovviamente orale, era che alla fine della persecuzione i finti acquirenti avrebbero restituito il tutto al padrone originario.

Più di tre anni dopo il nazismo e il fascismo scomparvero nel disonore e nella rovina. Il 27 aprile 1945 l’operaio (comunista) si presentò spontaneamente e ridiede la sua parte allo stesso prezzo nominale dell”acquisto’, minimo e falsificato dall’inflazione. L’imprenditore pretese il pagamento del valore reale della sua metà, dopo una perizia, strappando anche un super-profitto giustificato dal fatto che col suo 50% avrebbe potuto rendere ingestibile la proprietà. Evito ogni commento su questo fatterello, che – in tragiche e ben più gravi tragedie collettive – segnala che la distribuzione dell’etica e del potere economico-sociale sono spesso inversamente correlate. Aggiungo che quel tizio era mio padre, il quale nel triennio della Resistenza aveva fatto il partigiano e che negli anni seguenti avrebbe regalato ai contadini le terre di famiglia (da vero socialista qual era).

Sono stato, anni fa, ai funerali dell’operaio comunista. Vennero suonate dalla banda locale ‘Bella ciao’, ‘Bandiera rossa’, ‘L’Internazionale’: ma, per accordo preventivo col prete del paesino della Bassa Mantovana, non nelle vicinanze della chiesa parrocchiale. Una storia italiana.

*** Enrico FINZI, 1946, sociologo, saggista, già presidente di Astraricerche, fondatore di Sòno Human Tuning, Una piccola storia, 25 luglio 2019, qui


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#BREVITER / Sapete mica dirmi di che nazionalità è (Frabrizio Gilli)

via facebook, 27 luglio 2019, qui

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#VIGNETTE / Nordafricani, americani, marziani (Mauro Biani)

Mauro BIANI, 1967
'il manifesto', 27 luglio 2019, via facebook, qui

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domenica 28 luglio 2019

#QUADRI / Raffaele Fiore

Raffaele FIORE, 1961
pittore
Venezia

° ° °

Raffaele FIORE, 1961
pittore
Casolari toscani

° ° °

Raffaele FIORE, 1961
pittore
La gara

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#BREVITER / I sovranisti adesso sperano (Luca Fois)

L'assassino è bianco, ricco, americano.
I sovranisti adesso sperano che sia almeno omosessuale.

*** Luca FOIS, facebook, 27 luglio 2019, qui 

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#VIGNETTE / Il carabiniere ucciso (Walter Leoni)

Walter LEONI
facebook, 27 luglio 2019, qui

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#SGUARDI POIETICI / Vorrei sentire la tua mano fresca (Maria Luisa Spaziani)

Vorrei sentire la tua mano fresca
sulla fronte che brucia. Così scende
sopra i roseti esausti la rugiada.
Così sboccia la luna nel buio.

Aiutami ad amarti, ad inventarti
nelle tue assenze. La mia fantasia
è comunque un tuo dono, un chiaro alibi
in questo mondo senza altrove.

*** Maria Luisa SPAZIANI, da Pallottoliere celeste, Mondadori, 2019, citata in 'internopoesia', 12 luglio 2019, qui
https://it.wikipedia.org/wiki/Maria_Luisa_Spaziani


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#MOSQUITO / Nel gioco della felicità (Nicola Sacco)

Mio caro figlio e compagno,
sii forte per poter consolare tua madre, e quando vorrai farle dimenticare la scoraggiante solitudine voglio dirti quel che facevo io. Portala a fare una lunga passeggiata in campagna, cogliete qua e là dei fiori selvatici, riposatevi all’ombra degli alberi. Sono certo che lei ne godrà e anche tu sarai felice.
Ma ricordati sempre, Dante, nel gioco della felicità, non prendere tutto per te, ma scendi un gradino e aiuta i deboli che chiedono soccorso, aiuta i perseguitati e le vittime perché sono i tuoi migliori amici… In questa lotta della vita troverai molto amore e sarai amato.

*** Nicola SACCO, anarchico, condannato a morte negli Usa con Bartolomeo Vanzetti, dalla lettera  al figlio Dante prima della uccisione, 18 agosto 1927, in Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti, Lettere e scritti dal carcere, a cura di Lorenzo Tibaldo, Claudiana, 2012


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#FILASTROCCHE / La mia arma speciale (Germana Bruno)

Io per difendermi ho un'arma forte
che mi protegge da brutta sorte,
arma potente, utile sempre
se la ricarico costantemente.
Con lei ho il controllo sopra ogni cosa,
questa mia arma non ha mai posa
e mira dritto verso il bersaglio
se mi minaccia o è uno sbaglio.
Per la legittima mia difesa
è pronta sempre, questa, all'offesa
verso chi vuole colpirmi e annientare:
è l'istruzione la mia arma speciale.

*** Germana BRUNO, insegnante e scrittrice, La mia arma speciale, facebook, 18 luglio 2019, qui

Nelson MANDELA, 1918-2013

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#BREVITER / La giuria popolare di facebook (Fabio Macchia)

via facebook, 17 luglio 2019, qui

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#VIGNETTE / Se cambia il colore della pelle (Vukic)

VUKIC (Masrco Vuchic)
facebook, 27 luglio 2019, qui

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sabato 27 luglio 2019

#SGUARDI POIETICI / Non bruciare il bordo alla lettera (Akin Sunay)

Non bruciare il bordo alla lettera,
e non parlare d’amore
per pagine e pagine.
Soltanto, mentre chiudi la busta,
calca molto
quelle tue labbra schive. 

*** Sunay AKIN, 1962, scrittore, poeta, conduttore televisivo turco, S'è visto, da Canti dal Bosforo, traduzione di Laura Rotta e Giampiero Bellingieri, in 'Poesia',, n. 196, luglio-aosto 2005, citata qui
https://it.wikipedia.org/wiki/Sunay_Ak%C4%B1n


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#SENZA_TAGLI / Incoerenza (Christian Raimo) (con un disegno di Massimo Cavezzali)

La regola dei due mandati?
Non valeva.
E quando ha detto che andava a fare il falegname?
Manco. 
E quando avete detto che avreste difeso fino alla morte l'opposizione alla tav?
Manco quello. 
E l'Ilva, non doveva chiudere?
Dici?
E lo streaming?
Zero.
La democrazia digitale?
Avevi capito male. 
E il reddito di cittadinanza vero?
Quello che c'è c'è. 
Niente presenze in televisione?
Mo è così. 
La Rai indipendente e libera dai partiti?
Il movimento non è un partito. 
La legge sul conflitto di interessi?
Ci si è ripensato. 
Ripristino fondi tagliati alla scuola pubblica?
C'è stata la crisi.
Abolizione di Equitalia?
Per adesso abbiamo abolito la povertà, un pezzo alla volta. 
Ma perché ancora esiste il Movimento Cinquestelle?

L'estate, la noia. Tu che faresti?

*** Christian RAIMO, insegnante e scrittore, facebook, 24 luglio 2019, qui

Massimo Cavezzali

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#EX_LIBRIS / Il denaro trasformava uomini (Lenz Koppelstätter)

Saltapepe sapeva che si poteva uccidere per molto meno. E comunque non era certo l’unico movente, anzi. Si ammazzava per amore, per orgoglio, i grandi sentimenti. Il denaro era solo un mezzo per esprimere questi sentimenti, per sopprimerli o per ottenerli con la forza. Il denaro trasformava uomini

*** Lenz KOPPELSTÄTTER, 1982, giornalista e scrittore, Omicidio sul ghiacciaio, Corbaccio, 2018


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#VIGNETTE / Soltanto quando faccio il bagno (Mauro Biani)

Mauro BIANI, 1967
'il manifesto', 26 luglio 2019 qui
Naufragi migranti

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venerdì 26 luglio 2019

#SENZA_TAGLI / Formigoni, fuori dal carcere (Alessandro Gilioli)

Essendo sostanzialmente per l'abolizione del carcere, mi felicito per l'uscita dal medesimo di Roberto Formigoni.
Colgo l'occasione per augurarmi che il medesimo metro sia utilizzato per tutti i criminali come lui, quelli ignoti e mai stati potenti, compresi quelli che come lui non hanno mai collaborato alle indagini e hanno affrontato con proterva arroganza ogni fase processuale.

*** Alessandro GILIOLI, giornalista, facebook, 23 luglio 2019, qui


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#SPOT / Moglie libera (Raul Fernando Zuleta)

Raul Fernando ZULETA, 1983
cartoonist colombiano
'cartoonmovement', 8 marzo 2015, qui

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#VIGNETTE / Che telefono grande che hai (Stefano Rolli)

Stefano ROLLI
facebook, 23 luglio 2019, qui

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#SGUARDI POIETICI / Qualsiasi cosa tocchi (Ghiannis Ritsos)

Qualsiasi cosa tocchi,
la carta, il tavolo, il bicchiere,
è te che tocco.
Le mie mani attaccate ai tuoi seni.
Non le controllo le mani.

*** Ghiannis RITSOS, 1909-1990, poeta greco, Qualsiasi cosa tocchi, da Erotica, Crocetti, 1981, traduzione di Nicola Crocetti, in 'il canto delle sirene', 2 luglio 2019, qui


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#BREVITER / Noi e il mondo (mf)

facebook, 25 luglio 2019, qui

° ° °
DIGNITÀ ZERO
“Le sue parole mi interessano meno di zero”. 
(Salvini, vicepremier, a Conte, premier)
Questo il rispetto istituzionale di un vicepremier per il premier. 
Questa la legittimazione, 
spiattellata davanti a tutto il mondo, 
di un premier da parte di un suo vice. 
Si sputano in faccia. Poi se la asciugano. Come se niente fosse. 
Hanno fatto il ‘decreto dignità’. Ma cos’è dignità non lo sanno (mf)
facebook, 25 luglio 2019, qui

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