sabato 22 ottobre 2022
giovedì 20 ottobre 2022
#SPILLI / Quando il demos se ne va (Massimo Ferrario)
La
prima cifra riguarda il totale Centro-Destra (26,8%), la seconda riguarda FdI (15,9%)
- il partito del nuovo fenomeno Giorgia, sempre più osannato da chi è abituato a
correre, con la velocità di un olimpionico, sul carro dei vincitori - e la terza cifra
(10,3%) riguarda la somma di Lega (5,35%) e FI (4,95%).
Ancora più parlante è l’immagine che mette a confronto, dal 1948 al 2022, i voti assoluti espressi dal ‘primo’ e ‘secondo partito’ (i due partiti più votati, rispettivamente in blu e giallo) e il ‘partito del non voto’ (in verde): comprendente astenuti e schede bianche.
Questo, alla data odierna, è lo stato della nostra ‘demo-crazia’.
Il ‘demos’ se ne sta andando a rotta di collo: ad ogni elezione sempre di più. Quel che resta, imperturbabile, è la ‘crazìa’.
* Centro-Sinistra: 14,42% (Pd: 11,6%; Verdi-Sinistra: 2,21%; +Europa: 1,7%; Impegno Civico: 0,6%)
*** Massimo Ferrario, Quando il demos se ne va, ‘Mixtura’, 20 ottobre 2022 - I dati sono tratti da Openpolis, L'astensionismo e il partito del non voto, 11 ottobre 2022, qui
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martedì 18 ottobre 2022
#FAVOLE & RACCONTI / Essere ciò che si è (Massimo Ferrario)
lunedì 17 ottobre 2022
#SPILLI / Democrazia e voto elettorale (Massimo Ferrario)
domenica 16 ottobre 2022
#SPILLI / Cariche istituzionali, destra e sinistra (Massimo Ferrario)
sabato 15 ottobre 2022
#SPILLI / Camera & Senato, i responsabili (Massimo Ferrario)
Non vorrei rovinare il processo di beatificazione del nuovo fenomeno Meloni, iniziato da tempo anche ad opera di molti media ‘liberali’ che fanno credito alla suddetta di intelligenza politica e accorto moderatismo, ma se abbiamo un inequivocabile (post?)fascista alla seconda carica dello Stato e un integralista reazionario, omofobo e misogino, alla terza carica dello Stato, ciò è tutto dovuto alla futura Presidente del consiglio, orgogliosa alleata della Spagna di Vox e amica di Trump e di Orban.
Lei, infatti, e non altri, è alla guida della coalizione di estrema destra e lei infatti, e non altri, ne sta consentendo, con i primi due fatti avvenuti, in potente e perfetta sinergia tra Senato e Camera, la deriva più cupamente restauratrice.
Quanto sopra peraltro non toglie che se la suddetta ha vinto le recenti elezioni, anche grazie ad una legge elettorale immodificata che consente di avere la maggioranza dei seggi di coalizione a chi è votato dal 28% degli aventi diritto, il merito non è solo della pessima e suicida campagna elettorale di chi doveva contrastarla e si è arreso prima di combattere, ma anche e soprattutto di decenni (decenni!) di politica ‘assente’ o ‘parolaia’ da parte di chi aveva il compito, e non l’ha fatto, di rappresentare certi valori con scelte precise e concrete a difesa di ultimi e penultimi, a evitare che i ‘dimenticati’ si rifugiassero nell’astensione o si lasciassero illudere, ogni volta, dal pifferaio, maschio o femmina, di turno.
*** Massimo Ferrario, Camera & Senato, i responsabili, ‘Facebook’, 14 ottobre 2022 e ‘Mixtura’, 15 ottobre 2022
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venerdì 14 ottobre 2022
#FAVOLE & RACCONTI / Chi sei? (Massimo Ferrario)
martedì 11 ottobre 2022
#SPILLI / Finale annunciato (Massimo Ferrario
Continuare a stramaledire il Mostro, lanciandogli gli insulti più obbrobriosi come bambini che godono nel ripetere le parolacce, e affermare ad ogni secondo che “vedi, non c’è alternativa ai missili” e “unica soluzione è la sconfitta del Pazzo”, anziché sforzarsi di costruire, con pazienza e determinazione, un tavolo internazionale che costringa al negoziato i grandi del mondo, Europa compresa (se capirà che finalmente può esistere in autonomia e non in postura da serva turbo-atlantista), soddisfa l’erezione impotente da divano dei troppi parolai e pennaioli da tifo, ma determina il finale.
Già scritto. Univoco. Senza scampo.
Perché missile contro missile chiama bomba. Contro bomba.
È solo questione di tempo. E della contingenza ‘giusta’ che ‘giustifichi’ la pressione del bottone.
Ma sarà una giustificazione che non servirà a nessuno. Perché avvierà la caduta in un Abisso che nessuna Storia studierà.
Mancando i posteri.
*** Massimo Ferrario, Finale annunciato, ‘Mixtura’, 11 ottobre 2022, e ‘Facebook’, 11 ottobre 2022
#FAVOLE & RACCONTI / L'augurio agli stupidi (Massimo Ferrario)
lunedì 10 ottobre 2022
#FAVOLE & RACCONTI / Il cucciolo di leone (Massimo Ferrario)
domenica 9 ottobre 2022
#SGUARDI POIETICI / Il motto latino (Massimo Ferrario)
sabato 8 ottobre 2022
venerdì 7 ottobre 2022
#SPILLI / 1 contro 7,9 miliardi (Massimo Ferrario)
mercoledì 5 ottobre 2022
#FAVOLE & RACCONTI / Il test del panorama (Massimo Ferrario)
Una coppia di innamorati, insieme da poco più di un mese, si trova su un’altura che domina una grande e lunga vallata. E’ accoccolata su una coperta in uno spiazzo che offre un panorama incredibile: ti senti sospeso, in balia dell’infinito.
La notte è chiara, stellata. Una brezza frizzante invita a godere della vista. Lo spettacolo del mondo, visto da lassù, apre l’anima e dà un senso di struggimento.
Lei si avvicina a lui. Si sente invasa da un sentimento come di appartenenza cosmica. E di tenerezza umana. Presa da una dolce pulsione di intimità, ha voglia di baciare e di essere baciata.
«Guarda, caro, tutte quelle luci!» esclama. «Pensa, sono altrettante persone che vivono, amano, mangiano, dormono, sognano... Come noi: sperano, fanno progetti…»
Lui butta uno sguardo nella direzione indicata da lei: giù nella vallata e in cielo.
Lui non sembra molto coinvolto.
«Sì cara… Anche se...»
«Anche se...?»
«Be', francamente: devo dire che io vedo solo un mucchio di puntini luminosi: grandi e piccoli. Un grande sfoggio di luci elettriche. Tutto esteticamente pregevole, per carità, ma pensa quanta energia si sta consumando…».
La ragazza avverte spegnersi in lei il moto di lento e affettuoso avvicinamento a lui: la voglia di bacio se n’è andata.
Si alza, come a comunicare che è ora di tornare a casa e si rassetta l’abito.
Lui coglie il messaggio e raccoglie lo zainetto.
«Sì, fa freschetto. Forse è bene rientrare: c’è troppo vento, vero?».
Lei non si trattiene: «No, non c’entra il vento».
Lui non capisce: «C’è qualcosa che non va, cara?».
«Forse tu, caro. O forse io. Anzi, noi.»
«Noi?»
«Già. Stiamo sperimentando un problema di assortimento che stride: una chimica che non funziona. Qualche segnale l'avevamo già avuto, in questo mese, da quando ci siamo messi insieme. Ma stasera il segnale è più forte. Capita: non facciamone un dramma. Consiglierò anche alla mie amiche una gita notturna di coppia qui in cima alla valle: si potrebbe chiamare il test del panorama. Può far male. Però qualche volta il dolore è necessario. Aiuta a decidere».
*** Massimo Ferrario, Il test del panorama, per 'Mixtura' - Racconto liberamente ispirato ad uno spunto contenuto in Alejandro Jodorowsky, Cabaret mistico, capitolo Anatomia di una coppia, 2006, Feltrinelli, 2008, traduzione di Michela Finassi Parolo.
domenica 2 ottobre 2022
#FAVOLE & RACCONTI / Le rane nel pozzo (Massimo Ferrario)
Una ventina di rane erano amiche inseparabili. Tutto il giorno saltavano e ballavano e si godevano la vita andando per i campi e bagnandosi nelle pozzanghere.
Un giorno si allontanarono dai loro percorsi abituali: volevano esplorare un nuovo territorio.
Tra un salto e l’altro, tre di loro finirono in un piccolo pozzo: non era molto profondo, però era basso quanto bastava per rendere assai difficile la risalita. Tutte e tre, subito dopo la caduta, si affannarono in ogni modo per recuperare l’uscita. Dall’alto, però, le amiche, spaventate per la loro caduta, erano disperate: guardavano i loro tentativi ripetuti di venire fuori e commentavano: “E’ inutile, non ce la potranno fare mai. Il pozzo è troppo profondo: purtroppo le abbiamo perse.”
In effetti le tre rane provavano e riprovavano, ma le loro zampette scivolavano ogni volta lungo le pareti.
Sembravano esauste.
Due di loro, anche sentendo i commenti pessimistici delle amiche, si arresero.
La terza insistette.
E alla fine trovò miracolosamente un appiglio: riuscì a darsi la spinta decisiva e finì nell’erba fuori dal pozzo.
Le amiche applaudirono, incredule.
“Ce l’hai fatta, ce l’hai fatta, sei stata bravissima”.
Una rana le chiese come avesse fatto a non arrendersi.
Lei non rispose.
Sì, era senza fiato per lo sforzo.
Ma soprattutto era sorda.
*** Massimo Ferrario, Le rane nel pozzo, libera riscrittura di un testo di autore anonimo, diffuso in rete e presente in vari siti.
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