giovedì 31 dicembre 2020

#SGUARDI POIETICI / Domani (Francesca Bottari)

Non si può soffrire sempre
per qualcosa
che abbiamo già vissuto.
Mettiamo in vacanza i ricordi 
e viviamo 
il tempo che ci resta.
Perdiamo il controllo 
delle emozioni, ed emozioniamoci 
ascoltando una canzone
camminiamo e cantiamo
le sue parole.
Diventiamo dei ricercatori 
di silenzi, e viviamo 
la fine di ogni cosa
come fosse l’alba che la segue.
Concediamoci un viaggio
che dura qualche passo,
sostiamo sul sasso
che spunta dal fiume.
Sdraiamoci in un prato
e salviamo dalle falci
qualche filo di fieno, 
domani non è un giorno qualunque 
domani
è un giorno in meno.

*** Francesca BOTTARI, Domani, facebook, 30 dicembre 2020, qui


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#BIGLIETTI AUGURALI / Di nuovo ci verremo incontro (Massimo Ferrario)

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#HUMOR / Cosa ti aspetti ancora dal 2020?

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#SCRITTE / What was washed most in 2020?

facebook, 3o dicembre 2020, qui

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#VIGNETTE / Giochiamo alla 'guerra di civiltà'? (Mauro Biani)

Mauro BIANI, 1967
vignetta del 2015
facebook, 27 dicembre 2020, qui


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mercoledì 30 dicembre 2020

#SGUARDI POIETICI / Filamenti di sole (Paul Celan)

Filamenti di sole,
sopra lo squallore grigionero.
Un pensiero ad altezza
d’albero s’appropria il tono
che è della luce: ancora
vi sono melodie da cantare
al di là degli uomini.

*** Paul CELAN, 1920-1970, poeta rumeno di origine ebraica, Filamenti di sole, da Svolta del respiro I, in Paul Celan, Poesie, I Meridiani Mondadori, 1998, traduzione di Giuseppe Bevilacqua, in 'poesia in rete', 29 dicembre 2020, qui


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Testo originale
Fadensonnen
über der grauschwarzen Ödnis.
Ein baum-
hoher Gedanke
greift sich den Lichtton: es sind
noch Lieder zu singen jenseits
der Menschen.

Paul Celan, da Atemwende, Suhrkamp Verlag, Frankfurt am Main, 1967

#SENZA_TAGLI / Vaccino anti-Covid, lasciate stare le campagne emozionanti (Selvaggia Lucarelli)

Leggo che si sta preparando una campagna mediatica “molto emozionante” per il vaccino col coinvolgimento di nomi importanti. Vorrei capire cosa ci sarebbe di più emozionante e convincente di quello che è accaduto nel 2020, dalle bare di Bergamo in poi. La verità è che i beoti rimarranno tali perché non temono il vaccino, temono l’invisibilita, l’irrilevanza delle loro posizioni, proprio ora che forti della loro terza media o della laurea presa per accenderci le candele del centrotavola, hanno trovato un posto nel mondo. 

Questi non li convinci con una campagna, li convinci dicendo che i poteri forti non vogliono che ci vacciniamo e che ai non vaccinati, con l’esposizione al 5g, spunterà una coda preistorica.

Lasciate stare le campagne emozionanti. Quelli che si emozionano sono già persuasi da un pezzo.

*** Selvaggia LUCARELLI, giornalista, scrittrice, facebook, 27 dicembre 2020, qui


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#QUADRI / Piazza natalizia (Michel Delacroix)

Michel DELACROIX, 1933
pittore francese
facebook, 28 dicembre 2020, qui

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#HUMOR / Tenere le distanze

via whatsapp

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#VIGNETTE / Per Capodanno (Fabio Magnasciutti)

Fabio MAGNASCIUTTI
facebook, 28 dicembre 2020, qui

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martedì 29 dicembre 2020

#SGUARDI POIETICI / Siamo in attesa (Massimo Ferrario)

Siamo in attesa
che i nostri sogni si sveglino.
E comincino a camminare
con noi:
per terra,
sui marciapiedi, tra i sentieri 

Aiutiamoli:
apriamo gli occhi.
       
*** Massimo Ferrario, Siamo in attesa, ‘Twitter’, 22 dicembre2013


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#SPOT /Sì-Vax


via whatsapp

° ° °

Tatiana Monneret e Nelly Weissy 
'Sono human tuning', 18 dicembre 2020, qui

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#HUMOR / Con chi passerai Capodanno?

facebook, 28 dicembre 2020, qui

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#BREVITER / Spiegami perché (Anna Mallamo)

Hai creduto che Ruby fosse la nipote di Mubarack. 
Credi che Slavini faccia beneficenza, 
e che Trump sia un bravo presidente. 
Hai creduto a Grillo e a Zangrillo. 
Hai creduto persino a Gallera.
Spiegami perché si dovrebbe fare tutta questa fatica 
per somministrarti un microchip 5G 
che ti tolga la capacità di giudizio 
e ti controlli.

*** Anna MALLAMO, facebook, 28 diembre 2020, qui
 

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#VIGNETTE / Tiriamo il bilancio di fine anno (Altan)

ALTAN
'L'Espresso', 27 dicembre 2020, qui

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lunedì 28 dicembre 2020

#SGUARDI POIETICI / La neve (Attilio Bertolucci)

Come pesa la neve su questi rami
come pesano gli anni sulle spalle che ami.
L’inverno è la stagione più cara,
nelle sue luci mi sei venuta incontro
da un sonno pomeridiano, un’amara
ciocca di capelli sugli occhi.
Gli anni della giovinezza sono anni lontani.

*** Attilio BERTOLUCCI, 1911-2000, poeta, La neve, da La capanna indiana, Garzanti, 1951, in 'il canto delle sirene', 18 dicembre 2020, qui



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#QUADRI / Il laboratorio dell'orologiaio (Gàbor Vida)

Gàbor VIDA, 1937-1999
pittore ungherese
facebook, 8 dicembre 2020, qui

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#HUMOR / Babbo Natale in formato Hopper

via whatsap

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#SPOT / E se l'uomo non cambia (Tiziano Terzani)

Tiziano TERZANI, 1938-2004
scrittore e giornalista
facebook, 15 dicembre 2020, qui

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#VIGNETTE / V-Day (Natangelo)

NATANGELO,  1985
'il Fatto Quotidiano', 27 dicembre 2020, via facebook, qui

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domenica 27 dicembre 2020

#SGUARDI POIETICI / Un verso (Maria Luisa Spaziani)

Un verso è un re, che con la cortesia
dei re giunge puntuale a ogni convegno.
Non nasce mai cinque minuti prima
di congiunzioni fissate ab aeterno.

Sarebbe un deragliare di pianeti.

Un verso è un dio che si presenta, trema
ai tuoi vetri, ha freddo, non trova le parole.
E qualche volta muore per la bianca
paura di non nascere.

*** Maria Luisa SPAZIANI, 1923-2014, poetessa, Un verso, da Geometria del disordine, Mondadori, 1981, in 'il canto delle sirene', 17 dicembre 2020, qui


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#SENZA_TAGLI / Selezione autostradale (Faber Cotza)

Volete selezionare senza possibilità di errore i vostri candidati?
Allora buttate via tutti quegli inutili test psicoattitudinali, risparmiatevi ore di colloqui banali e fate semplicemente questo: portateli in autostrada e fateli guidare.

Scoprirete gli aspetti più reconditi di quella persona, prima di assumerla.

Qualche esempio:
1. Quelli che guidano stando nella corsia di sinistra, anche se a destra non hanno nessuno da superare:
gravi complessi di inferiorità e tendenza a non volersi spostare dalle proprie posizioni.

2. Quelli che vanno piano, ma appena inizi a superarli accelerano:
tendenze passivo-aggressive. Cercheranno di bloccare i più bravi per non essere superati da nessuno.

3. Quelli che ti si attaccano a 10 centimetri e ti lampeggiano anche se stai superando un camion ai 130 km/h e non puoi spostarti immediatamente:
bisogno di primeggiare e umiliare gli altri, per essere sempre vincenti.

4. Quelli che viaggiano tra due corsie:
gli indecisi cronici, che non prenderanno mai una decisone in autonomia.

5. Quelli che mettono i fari antinebbia appena c’è un accenno di foschia:
ansiosi cronici, con le loro inutili fobie rompono le balle, creando i veri problemi agli altri.

*** Faber COTZA, consulente, Selezione autostradale, 'linkedin', 26 dicembre 2020, qui


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#IMMAGINId'IMPATTO / Ancora Natale

facebook, 26 dicembre 2020, qui

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#VIGNETTE / Comunque per farvi amare i parenti (GianLo)

GIANLO (GianLorenzo Ingrami)
facebook, 26 dicembre 2020, qui

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sabato 26 dicembre 2020

#SGUARDI POIETICI / Inverno rinsecchito (Antonio Porta)

Inverno rinsecchito
sotto sparse gelide nevi,
tra i cipressi e le case segnate dagli anni,
aggrappate a colline pietrose,
inverno del mio primo bacio,
con poche parole in accenno,
taciturno come i tuoi alberi senza fronde
e il volo breve timoroso del passero.

Stagione assorta
dove parlavo del vento
e le carezze di lei
intimorite, con le mani fredde,
con il cielo limpido
chiaro sopra di noi.

*** Antonio PORTA (Leo Paolazzi), 1935-1989, poeta e accademico, Inverno rinsecchito, da Calendario, Schwatz, 1956, in 'il canto delle sirene', 21 dicembre 2020, qui


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#FOTO #ANIMALI / Due pinguini vedovi si consolano (Tobias Baumgaertner, il post)

 

Due pinguini minori blu
foto di Tobias Baumgaertner
facebook, 23 dicembre 2020, qui

Questa foto, scattata da Tobias Baumgaertner a Melbourne, in Australia, ritrae due pinguini minori blu: l'esemplare a destra più chiaro è una femmina e quello a sinistra un maschio, più giovane. Secondo l’autore della foto, la cosa che accumuna i due pinguini è che i loro rispettivi partner sarebbero morti. La storia che c'è dietro alla foto l'ha fatta circolare moltissimo sui social e sui siti di news internazionali, e ha valso a Baumgaertner un premio degli Ocean Photography Awards.

A Melbourne c'è una colonia di circa 1400 pinguini minori blu, i cui esemplari sono i più piccoli della famiglia a cui appartengono i #pinguini (in media un esemplare di pinguino minore blu arriva a circa 30 centimetri di altezza). Baumgaertner ha passato tre notti insieme alla colonia di Melbourne per riuscire a scattare questa foto: avendo saputo che i due esemplari avevano perso i loro partner, li ha osservati incontrarsi regolarmente e «confortarsi l'un l'altra, stando in piedi uno accanto all'altra per ore a guardare le luci danzanti della città poco lontano», racconta Baumgaertner.

«Inizialmente volevo scattare una foto che mostrasse la pressione che lo sviluppo dell'uomo può esercitare sulla vita degli animali», spiega Baumgaertner. «Ma questa immagine rappresenta molto di più. Comunica amore e unione».

*** il post, qui

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#QUADRI / Atmosfera invernale (Helge Dahlman)

Helge DAHLMAN, 1924-1979
pittore finlandese
facebook, 23 dicembre 2020, qui

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#HUMOR / Progressione annuale

via whatsapp

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#VIGNETTE / Loro si abbracciano (Simone Togneri)

Simone TOGNERI
facebook, 24 dicembre 2020, qui

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venerdì 25 dicembre 2020

#VIGNETTE / Natale 2020, auguri (Umberto Romaniello, Gianfranco Uber, Emilio Giannelli)

° ° ° 

Umberto ROMANIELLO
facebook, 24 dicembre 2020, qui

Gianfranco UBER
facebook, 24 dicembre 2020, qui

° ° °

Emilio GIANNELLI
'Corriere della Sera', 24 dicembre 2020, via instagram, qui

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giovedì 24 dicembre 2020

#SGUARDI POIETICI / La piuma (Tonino Guerra)

Non ricordo più il giorno
e l'ora ma eravamo sotto Natale,
ho visto che cadeva una piuma
da in cima al campanile
e sono restato a guardare in alto
come se fossi io che volavo,

e piano piano sono arrivato a terra
leggero come non mai.

*** Tonino GUERRA, 1920-2012, poeta, scrittore, sceneggiatore, La piuma, in 'larecherche.it', 17 dicembre 2017, qui



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#SPOT / Cosa ci hai messo di tuo?

facebook, 23 dicembre 2020, qui

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#HUMOR / Una libreria, un libro

facebook, 22 dicembre 2020, qui

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#BREVITER / La soluzione per il vaccino (Raffaele Mangano)

Che poi in Italia il vaccino basterebbe vietarlo. 
E la gente farebbe di tutto per  averlo.

*** Raffaele MANGANO
facebook, 22 dicembre 2020, qui


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#RITAGLI / Caro Gesù Bambino, ecco la mia richiesta (Susanna Tamaro)

(...) La nostra società intontita dal benessere, inebriata dal più folle dei narcisismi, ha eliminato dal suo orizzonte l’infanzia. Abbiamo smesso di fare figli e quei pochi che vengono al mondo, da subito li trattiamo come adulti onniscienti. Abbiamo smesso di educare e, smettendo di farlo, abbiamo rinunciato alla nostra umanità. Per educare bisogna essere convinti che ci sia una direzione verso la quale andare; se questa direzione è assente, se la nostra vita altro non è che un pascolo errabondo, il mondo sarà sempre più sotto il dominio di ciò che sonnecchia nel fondo di tutti noi: la ferinità. È bello battere le mani, è bello cantare dai balconi dicendosi che andrà tutto bene, ma un bene senza una radice nel Bene viene spazzato via come una foglia secca al primo refolo di vento. Senza il bene, non c’è il male; senza il male, non c’è limite. E senza limite, scivoliamo inesorabilmente verso l’Homo homini lupus. (...) 

Caro Gesù Bambino, invidiosi di non essere gli artefici e i padroni della vita, abbiamo ridicolizzato l’esistenza dell’anima, del mistero che comunque avvolge l’essere umano nel momento in cui viene al mondo; abbiamo privato i bambini di questa dimensione, abbiamo dato loro scandalo negando l’innocenza, lo stupore, negando l’inquietudine che ci porta a interrogarci; li abbiamo consegnati senza alcun rimorso alla perpetua infelicità insoddisfatta dell’avere, li abbiamo resi fruitori inesausti dell’intrattenimento, trasformandoli in piccoli tiranni senza regno.

La claustrofobica cupezza di un mondo senza etica ci serra il cuore di angoscia. Tutto sembrerebbe perduto, ma tutto perduto non è perché ogni anno tu vieni al mondo e al mondo spalanchi le braccia offrendo a noi la possibilità di un nuovo cammino. Non è così forse per ogni bambino che nasce? La vita porta sempre con sé altra vita mentre la sua negazione ci spinge nei vicoli angusti della morte interiore.

E adesso, caro Gesù Bambino, ecco la mia richiesta. Quello che ti chiedo non è più bontà — il bene è già presente in maniera solenne nel mondo — ma ti chiedo la capacità di riconoscerlo. Per fare questo non abbiamo bisogno che ti carichi un sacco sulle spalle e che trascini il peso di improbabili doni, ma semplicemente che tu benedica i nostri occhi donando loro la gioia liberatoria delle lacrime.

Sì, dovremmo piangere a lungo per tutto quello che abbiamo sprecato, per tutto quello che abbiamo perduto, per le nostre vite di adulti infantili e per quelle degli infanti che, grazie alla nostra immaturità, non potranno mai diventare adulti, per il nostro cuore corazzato dal cinismo in cui la misericordia da troppo tempo non riesce ad aprirsi un varco, per la nostra incapacità di vedere il bello e il bene sparsi ovunque a piene mani, per la nostra cecità predatoria nei confronti del Creato. (...)

*** Susanna TAMARO,  1957, scrittrice, Sotto l’albero vorrei ritrovare l’innocenza, 'Corriere della Sera', 21 dicembre 2020, qui


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#VIGNETTE / Natale 2020 (Vauro)

VAURO, 1955
vignettista, scrittore, giornalista
facebook, 23 dicembre 2020, qui

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mercoledì 23 dicembre 2020

#SGUARDI POIETICI / Non ho altre parole (Francesco Casuscelli)

Non ho altre parole
da aggiungere alla luce
solo il silenzio dell'attesa
rende tutto presenza
presto arriverai e sarà giorno
è questa 
l'unica ragione per fare festa

*** Francesco CASUSCELLI, facebook, 20 dicembre 2020, qui


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#SENZA_TAGLI / Lo studente arrabbiato (Enrico Galiano)

E poi invece ti capita lo studente sempre arrabbiato. Quello che gli occhi hanno una specie di fuoco sempre acceso, e non si capisce mai con chi ce l'ha, perché in fondo ce l'ha con tutti. Te compreso.
E non sai mai cosa fare, quando ne hai uno così, perché come fai sbagli. E quando sbagli, lui non perdona.
E allora lì c'è solo una cosa da fare.
Ricordarti che sei stato anche tu, dove è lui adesso. Te la devi ricordare, quella rabbia lì, quella sfrontatezza, e perfino quella scemitudine dei tuoi tredici, quattordici, sedici anni.
Sempre: te la devi ricordare sempre.

Non posso dimenticare di quella volta che a sedici anni dopo una partita con un arbitraggio secondo me tutto di parte ho preso sono andato dall'arbitro e ho sputato sulla mano, per poi dargliela.
Quattro mesi di squalifica.

Non posso dimenticare che quando al liceo mi beccavo gli 8 in condotta per qualche cosa che avevo fatto – tipo scappare da scuola, una volta – poi una parte di me era anche felice di quel voto, perché mi sembrava di aver osato, che ne so, perché così mi sentivo speciale, insomma per qualche idea stupida che puoi avere solo a sedici anni.

Non posso dimenticare tutte le volte in cui ho preso e buttato via qualcosa di bello, per motivi che adesso nemmeno saprei dire.
Non puoi mai dimenticartene, quando li vedi fare cose che pensi Ma come è possibile, Ma non ci pensi, Ma sei scemo?

Non puoi dimenticarti – no: non che sei stato “anche tu” così, sarebbe troppo facile, no – ma che sei stato tu, tu eri loro, uguale uguale, non puoi cascarci e farti quello sconto che ci facciamo tutti, quando diventiamo grandi, quel bluff, quel barare le carte e dire che sì, va bene, ho fatto anche io le mie cazzate ma sempre con testa, ma quale testa, la testa chissà dove l'avevo messa, e chissà se l'ho più ripresa davvero, poi.

Perché il momento in cui dimentichi cosa sei stato tu è anche il momento in cui smetti di vedere lui.
E quando smetti di vederlo lui se ne accorge sempre.
Ed è lì che smette di ascoltarti.
Mentre se appoggi sulla cattedra anche un piccolo pezzo di quel te che eri, se ti ricordi che ci sei passato anche tu, e soprattutto se ti ricordi quanta paura fa, avere la sua età, magari poi non ti ascolta lo stesso, però una cosa è certa: tu senti molto meglio quello che dice lui.

*** Enrico GALIANO, insegnante e scrittore, facebook, 18 dicembre 2020, qui


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#BREVITER / Il Governo non si farà trovare impreparato (Aleandro Bartolini)

facebook, 22 dicembre 2020, qui

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#QUADRI / Inverno (Johann Gustav Lange)

Johann Gustav LANGE, 1811-1887
pittore tedesco
facebook, 19 dicembre 2020, qui

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#VIGNETTE / L'asinello di Italia Viva (Natangelo)

NATANGELO
'il Fatto Quotidiano', 22 dicembre 2020, via facebook, qui

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martedì 22 dicembre 2020

#SGUARDI POIETICI / Sopra il cortile (Massimo Salvadori)

Sopra il cortile
della mia scuola
alcuni gabbiani
molto intenti nel volo.
Volano basso, mi dice il vicino
c'è una discarica
poco lontano.
Ma è una speranza
che si mette alla prova.

*** Massimo SLAVADORI, insegnante e poeta, facebook, 12 dicembre 2020, qui


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#RACCONTId'AUTORE / La messa per un cane (Anthony De Mello)

Un tizio andò da un prete e gli chiese: «Padre, voglio che celebri una messa per il mio cane». 

Il prete s’indignò. «Cosa intendi dire con questo?» 

«Si tratta del mio cagnolino» rispose l’uomo. «Amavo quel cane e vorrei che lei celebrasse una messa in suo ricordo.» 

Il prete disse: «Qui non celebriamo messe per dei cani. Forse può provare alla congregazione che c’è più avanti, su questa via. Chieda a loro se sono disposti a farlo». 

Uscendo, l’uomo disse al prete: «Peccato. Amavo moltissimo quel cane. Avevo pensato di offrire una prebenda di un milione di dollari per la messa». E il prete: «Aspetti un attimo: non mi aveva detto che il suo cane era cattolico».

*** Anthony DE MELLO, 1931-1987, gesuita, psicoterapeuta, saggista indiano, Messaggio per un'aquila che si crede un pollo, 1990, Piemme, 2019, traduzione di Laura Cangemi


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#QUADRI / Donna alla toeletta (Antonio Donghi)

Antonio DONGHI, 1897-1963
facebook, 19 dicembre 2020, qui

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#VIGNETTE / Covid, variante inglese (Stefano Rolli)

Stefano ROLLI
facebook, 21 dicembre 2020, qui

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lunedì 21 dicembre 2020

#SGUARDI POIETICI / Il dio irritante (Massimo Ferrario)

Possa un dio sussurrarci
l’irritante incertezza del dubbio
ogni volta in cui cediamo
alla fredda e tagliente sicurezza 
della risposta.

*** Massimo Ferrario, Il dio irritante, 2013


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#QUADRI / Winter light (Leonid Afremov)

Leonid AFREMOV, 1955-2019
artista bielorusso


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#FOTO / Nebbia a Milano (Pasquale Tedone)

foto di Pasquale Tedone
Nebbia a Milano
facebook, 17 dicembre 2020, qui

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