mercoledì 30 giugno 2021

#SGUARDI POIETICI / Cameriere, la prego (Massimo Salvadori)

Cameriere, la prego
vorrei una vita
con due cubetti di ghiaccio          
una fogliolina di menta 
la crosticina di zucchero al bordo
e l'ombrellino multicolore

*** Massimo SALVADORI, insegnante e poeta, facebook, 28 giugno 2021, qui


In Mixtura i contributi di Massimo Salvadori qui
In Mixtura ark #SguardiPoietici qui

#RACCONTId'AUTORE / Sbucciare una mela (Georgi Gospodinov)

Sbucciare una mela. Ci sono movimenti che risvegliano il passato. Sbuccio lentamente una mela con un coltellino tascabile (un tempo si diceva coltellino da tasca), osservo come si arrotola la spirale della buccia, asciugo il succo di mela sulla lama. La mia mano ricorda la mano di mio padre, che ricorda quella di mio nonno. Non sono io, è la mano che ricorda. Non sono io, è mio nonno che sbuccia la mela. E tutti e tre la inghiottiamo contenti.

*** Georgi GOSPODINOV, 1968, scrittore, poeta, drammaturgo bulgaro, Sbucciare una mela, in  Tutti i nostri corpi, Voland, 2020


In Mixtura i contributi di Georgi Gospodinov qui
In Mixtura ark #Raccontid'Autore qui

#VIGNETTE / Una nuova definizione di masochismo (Natangelo)

NATANGELO
facebook, 28 giugno 2021, qui

 In Mixtura i contributi di Natangelo qui
In Mixtura ark #Vignette qui

martedì 29 giugno 2021

#SPILLI / Caro destino, dacci oggi la nostra 'resilienza' quotidiana (Massimo Ferrario)

L'abuso insopportabile della parola 'resilienza' ci grida una verità sottaciuta, forse finalmente da consapevolizzare: abbiamo rinunciato ad agire sul mondo per modificarlo e abbiamo scelto di assumere il mondo per quello che è, adattandoci ad esso e di fatto facendolo nostro in ogni suo aspetto, anche in quelli per noi deleteri.

'Resistenza', come ricorda la Storia almeno a noi italiani, indica un'azione di contrapposizione attiva: per abbattere un sistema socio-politico che in quel momento era realtà e ai più appariva intollerabile e per creare, combattendo, le premesse per instaurare un regime politico che 'andasse oltre'.

'Resilienza', invece, come ci dice la fisica dei metalli, indica un'azione passiva, secondo un'immagine presa a prestito da 'oggetti' e non da soggetti umani: evoca, ponendolo come ottimo esempio da imitare, il 'rimbalzo', intrinseco a certi tipi di metalli quando vengono piegati, che ci faccia tornare più o meno a come eravamo prima, spingendoci ad 'assorbire' il colpo cui siamo stati sottoposti da evenienze esterne che ci hanno obbligato a inchinarci al 'duro dato di realtà'

Siamo nella linea psicologistica imperante.
Guai a pensare di agire sulla realtà negativa, per renderla diversa da come è: per trasformarla, modificarla, migliorarla. 

Il messaggio, ancora una volta, si declina in due modi: 1) accogliere con positività ciò che il destino, il fato, la sorte ci riservano (ovviamente chi parla più della struttura materiale prodotta da esseri umani che hanno il potere economico di costruire la realtà in un certo modo e non in un altro?); e 2) ritornare in fretta, come una frusta che recupera il suo stato di smagliante erezione, a ciò che eravamo prima del colpo cattivo del caso.

Insomma: il problema non è mai fuori, ma sempre e solo dentro di noi. 
Anche quando si parla di integrazione della realtà, in effetti è assimilazione: sempre e comunque 'vince' (deve vincere) la realtà esterna così com'è e a noi sta l'unica possibilità di soccombere o 'arrenderci'. Magari benevolmente e, per carità, sempre pacificamente e mai 'divisamente': con resilienza.

E' tanto forte questo imperativo che anche il Piano nazionale di ripresa post-pandemico non ha potuto fare a meno, nel suo orribile acronimo (PNRR), di evocare la seconda erre: non si sfugge, caro destino, dacci oggi la nostra 'resilienza' quotidiana.


In Mixtura ark #Spilli di Massimo Ferrario qui

#SGUARDI POIETICI / Quasi una moralità (Umberto Saba)

Più non mi temono i passeri. Vanno
vengono alla finestra indifferenti
al mio tranquillo muovermi nella stanza.
Trovano il miglio e la scagliuola: dono
spanto da un prodigo affine, accresciuto
dalla mia mano. Ed io li guardo muto
(per tema e non si pentano) e mi pare
(vero o illusione non importa) leggere
nei neri occhietti, se coi miei s’incontrano,
quasi una gratitudine.
Fanciullo,
od altro sii tu che mi ascolti, in pena
viva o in letizia (e più se in pena) apprendi
da chi ha molto sofferto, molto errato,
che ancora esiste la Grazia, e che il mondo
- TUTTO IL MONDO – ha bisogno d’amicizia.

*** Umberto SABA, 1883-1957, poeta, scrittore, aforista, Quasi una moralità, da Il canzoniere, Einaudi, 1961, in 'il canto delle sirene', 7 aprile 2021, qui


In Mixtura i contributi di Umberto Saba qui
In Mixtura ark #SguardiPoietici qui

#MOSQUITO / Meno di una bestia da soma (Karl Marx)

Un uomo che non dispone di nessun tempo libero, che per tutta la sua vita, all'infuori delle pause puramente fisiche per dormire e per mangiare e così via, è preso dal suo lavoro, è meno di una bestia da soma.
Egli non è che una macchina per la produzione di ricchezza per altri, è fisicamente spezzato e spiritualmente abbrutito. Eppure, tutta la storia dell'industria moderna mostra che il capitale, se non gli vengono posti dei freni, lavora senza scrupoli e senza misericordia per precipitare tutta l’umanità a questo livello della più profonda degradazione.

*** Karl MARX, 1818-1883, filosofo, economista, storico, sociologo, giornalista tedesco, Salario, prezzo e profitto, 1865, in facebook, 28 giugno 2021, qui


In Mixtura i contributi di Karl Marx qui
In Mixtura ark #Mosquito qui

#VIGNETTE / Come sarebbe a dire 'io non mi inginocchio'? (8Max)

8MAX (Massimo Ottavi)
facebook, 28 giugno 2021, qui

In Mixtura i contributi di 8Max qui
In Mixtura ark #Vignette qui

lunedì 28 giugno 2021

#SGUARDI POIETICI / Pensavo a un'intimità provvisoria (Franco Arminio)

Pensavo a un'intimità provvisoria, 
a un’allegria di stare insieme.
Tu mi hai dirottato 
verso l'infinito, 
sei qui per non farmi credere 
più a niente
che non sia sconfinato.

***Franco ARMINIO, 1960, poeta, scrittore, 'paesologo', facebook, 25 giugno 2021, qui


In Mixtura i contributi di Franco Arminio qui
In Mixtura ark #SguardiPoIetici qui

#PIN / Il prepotente (MasFerrario)

twitter, 25 gennaio 2013

In Mixtura ark #Pin di MasFerrario qui

#BREVITER / Inginocchiarsi (Marco Noel)

 

Marco NOEL
facebook, 26 giugno 2021, qui

In Mixtura i contributi di Marco Noel qui
In Mixtura ark #Breviter qui

#VIGNETTE / In piazza contro i licenziamenti (Stefano Rolli)

Stefano ROLLI
'Il Secolo XIX', 27 giugno 2021, via facebook, qui

In Mixtura i contributi di Stefano Rolli qui
In Mixtura ark #Vignette qui

domenica 27 giugno 2021

#SGUARDI POIETICI / Essere forti (Gio Evan)

Essere forti 
non per forza significa
restare e lottare,
non è sempre insistere 
non è accanirsi per far durare

far di tutto per mantenere in piedi qualcosa,
impegnarsi ad incassare
e reggere tutti i colpi,
saper portare la sopportazione,
educarsi a non cedere mai, a non arrendersi 
a non mollare,
non per forza è questo essere forti 

e non è nemmeno lasciar scorrere tutto,
dare la responsabilità della nostra vita
al vento,
essere forti non per forza 
è lasciar scorrere gli eventi convinti
che il tempo risolva tutto,
non significa credere alla vita
così tanto
da far fare tutto a lei

essere forti 
non per forza è non smettere una battaglia
e non per forza è andare via al primo danno

c'è un tempo per insistere
e un tempo per lasciar scorrere,
essere forti
vuol dire riconoscerli.

*** Gio EVAN, (Giovanni Giancaspro), 1988, scrittore e poeta, umorista, performer, cantautore, artista di strada, facebook, 23 giugno 2021, qui


In Mixtura i contributi di Gio Evan qui
In Mixtura ark #SguardiPoietici qui

#EX LIBRIS / Il compito di una buona memoria (Massimo Carlotto)

Voleva festeggiare la morte di quell’essere orrendo, la fine di quell’incubo, il ritorno alla vita. O forse aveva solo voglia di staccare per una notte. Avrebbe cenato con il dottor Gianola e la moglie in un ristorante stellato, ma poi si sarebbe data alla pazza gioia infilandosi una parrucca, che la rendeva sufficientemente irriconoscibile, e un vestito corto e scollato. La mise giusta per andare a ballare al Bobadilla, dove notoriamente abbondavano i bei manzi. Avrebbe bevuto un giusto numero di French 75: gin e champagne sono perfetti perché i ricordi diventino confusi. L’aveva imparato al liceo, studiando Montale. Ricordava una frase che più o meno sosteneva che il primo compito di una buona memoria è di saper dimenticare, concetto che lei e le sue compagne di baldorie avevano interpretato a modo loro.

*** Massimo CARLOTTO, 1956, scrittore, E verrà un altro inverno, Rizzoli, 2021


In Mixtura i contributi di Massimo Carlotto qui
In Mixtura ark #ExLibris qui

#VIGNETTE / Italia, 2021 (Befeldo)

BEFELDO
facebook, 25 giugno 2021, qui

In Mixtura i contributi di Befeldo qui
In Mixtura ark #Vignette qui

sabato 26 giugno 2021

#SGUARDI POIETICI / Visita (Bartolo Cattafi)

Esitò sul filo della soglia
entrò e fece il giro della stanza
si posò in un angolo d’ombra
benché disvelandosi di poco
si vide ch’era
di struggente bellezza.
Mal me ne incolse quando
un fremito percorse le sue ali
preda d’un vento interiore
e foglia fiore vagante farfalla
del mio mondo perduto
volò via.

*** Bartolo CATTAFI,  1922-1979, poeta, Visita, da L’aria secca del fuoco, Mondadori, 1972, in 'il canto delle sirene', 26 giugno 2021, qui


In Mixtura i contributi di Bartolo Cattafi qui
In Mixtura ark #SguardiPoietici qui

#HUMOR / Sfida

facebook, 25 giugno 2021, qui

 In Mixtura ark #Humor qui

#VIGNETTE / Un'occasione persa (Fogliazza)

FOGLIAZZA (Gianluca Foglia)
facebook, 25 giugno 2021, qui

In Mixtura i contributi di Fogliazza qui
In Mixtura ark #Vignette qui

venerdì 25 giugno 2021

#SPILLI / Laicità e Concordato (Massimo Ferrario)

(1) - Si riempiono la bocca di patriottismo e di sovranismo. Poi, quando la sovranità italiana viene violata da uno Stato straniero che pretende di imporre la sua interpretazione di religione ad un Parlamento sovrano, applaudono entusiasticamente, rivelandosi i baciapile che sono: ignorano il concetto di laicità, comportandosi esattamente come quegli islamici fondamentalisti contro cui si scagliano ogni giorno, fingendosi difensori della civiltà occidentale.

Nulla di nuovo nella storia italiana.
Da sempre i laici sono abituati a farsi umiliare dalla Chiesa. 
Forse anche perché, poco sapendo di laicità, abbiamo nel dna l’inchino servile al primo prete che ci dice come dobbiamo comportarci nel nostro ruolo di cittadini.

*** Massimo Ferrario, Sovranismo e Laicità, facebook, 24 giugno 2021, qui

(2) - Il Segretario di Stato vaticano Piero Parolin: «Non vogliamo bloccare la legge Zan. Concordo con Draghi: lo Stato è laico» ('la Repubblica', 24 giugno 2021).

Cioè: siccome la Chiesa non chiede di bloccare il ddl Zan, ma chiede solo di modificarlo, oplà, è sparita l’ingerenza (stavolta portata avanti addirittura sul piano inter-statale, cianciando di trattati violati o a rischio di violazione). Neppure il coraggio di chiamare le proprie ingerenze con il nome che hanno. Solo la grande ‘concessione’ di concordare con l’asserzione che lo 'Stato italiano è laico'. Una frase del tutto ovvia sul piano della teoria, ma del tutto smentita dai fatti storici. Certo, per le pressioni mai cessate della gerarchia cattolica. Ma anche (va riconosciuto) per colpa di noi cittadini usi a manifestarci sempre proni alle volontà di qualunque prelato e incapaci di capire che tali volontà, se possono valere nello specifico contesto Chiesa-Vaticano, non automaticamente debbono essere trasferite sul territorio dello Stato italiano. Con l'occasione sorge una domanda: ma non sarebbe ora di cancellare finalmente un Concordato che ha fatto il suo tempo? 

*** Massimo Ferrario, facebook, 24 giugno 2021, estratto da una conversazione, qui

In Mixtura ark #Spilli di M. Ferrario qui

#SGUARDI POIETICI / La bocca dell'albero (Laura Yasán)

Non si può baciare un albero sulla bocca
devi stringerlo tra le braccia
incollare il petto alla sua corteccia
e leccarlo
leccarlo fino a sanguinare
fino a sentire che l’albero
ti tocca il cuore con il suo richiamo
ti racconta un segreto
con la forma contorta dei suoi rami
storie della sua chioma
ti restituisce il bacio con calma
con leggera indifferenza
sa che te ne vai
che è impossibile
la vita con un albero. 

*** Laura YASÁN, 1960-2021, poetessa argentina, La bocca dell'albero, da La chiave Marilyn, 2009, in 'il canto delle sirene', 23 giugno 2021, qui


In Mixtura ark #SguardiPoIetici qui

#VIGNETTE / Siamo sicuri che a Dio importi davvero? (Natangelo)

NATANGELO, 1985
'il Fatto Quotidiano', 24 giugno 2021, via facebook, qui


In Mixtura i contributi di Natangelo qui
In Mixtura ark #Vignette qui

giovedì 24 giugno 2021

#SGUARDI POIETICI / Non stremarti ad aspettare (Franco Arminio)

Non stremarti ad aspettare
disgrazie più grandi,
il dolore ha dato il massimo.
Ora è profondo solamente
chi ammira, ringrazia, perdona.
E pensa che non sei morto
stamattina. 
Era possibile. 
È accaduto sicuramente
ad altri che non conosci. 
Non pensare 
a chi non si fa trovare. 
Pensa a spostare di un millimetro
l'asse della tua giornata. 
Basta poco e c'è una luce nuova, 
un attimo innocente, 
immacolato.

*** Franco ARMINIO, poeta, scrittore, paesologo, facebook, 18 giugno 2021, qui


In Mixtura i contributi di Franco Arminio qui
In Mixtura ark #SguardiPoietici qui

#SCRITTE / Meglio i tuoi occhi

facebook, 22 giugno 2021, qui

 In Mixtura ark #Scritte qui

#VIGNETTE / La Chiesa si indigna (Natangelo)

NATANGELO, 1985
'il Fatto Quotidiano', 23 giugno 2021, via facebook, qui

In Mixtura i contributi di Natangelo qui
In mixtura ark #Vignette qui

mercoledì 23 giugno 2021

#SGUARDI POIETICI / Restano le pedine (Massimo Ferrario)

Impossibilità di pensare 
il futuro. 

Immersione esclusiva e totalizzante 
nel presente immediato. 

Precarietà strutturale e psicologica: 
incertezza, reversibilità delle scelte, 
più contatti che relazioni

Obbligo di essere sempre pronti e disponibili: 
alle opportunità 
(anche a quelle più presunte che reali) 
e alla mutabilità continua delle situazioni. 

Oggi qui, domani là, dopodomani chissà. 

Costretti a introiettare la logica dell'’usa-e-getta' 
come fatto 'naturale': 
così siamo trattati 
e così abbiamo imparato a trattare gli altri. 

E ci meravigliamo 
se non siamo più persone, ma pedine? 
E ci meravigliamo 
se ci siamo adattati a tal punto 
che non sappiamo più nemmeno di esserlo?

*** Massimo Ferrario, Restano le pedine, per Mixtura


In Mixtura ark #SguardiPoIetici qui

#MOSQUITO / Ma la medicina non è una scienza esatta (Alessandro Gilioli)

Tra le infinite sfumature della complessità della vita, esplode ora la questione della medicina, delle sue contraddizioni e debolezze.

Non accettiamo un dato di base: la medicina non è una scienza esatta.
Procede per sperimentazioni e anche errori. Da cui impara.
Non accettiamo questo dato di base perché vogliamo risposte certe, vogliamo ovviamente salvarci la vita ora e come individui, come singoli, non come specie, che mi frega della specie.

Perfino davanti a una malattia nuova, vogliamo certezze che ci salvino, ora, qui, sicure.
Invece lei, la medicina, procede per errori. 
E noi non ce ne facciamo una ragione.
Pur non essendoci alternativa al procedere per errori della medicina. 
Pur avvalendoci noi degli errori del passato, che oggi salvano o migliorano la vita a noi.

*** Alessandro GILIOLI, giornalista e saggista, facebook, 15 giugno 2021, qui


In Mixtura i contributi di Alessandro Gilioli qui
In Mixtura ark #Mosquito qui

#VIGNETTE / Riesci a sentimi? (Fabio Magnasciutti)

Fabio MAGNASCIUTTI
'ReWriters Magazine', giugno, 2021, via facebok qui

In Mixtura i contributi di Fabio Magnasciutti qui
In Mixtura ark #Vignette qui

In

martedì 22 giugno 2021

#SGUARDI POIETICI / Appello agli atomi del mondo (Massimo Salvadori)

Appello agli atomi
del mondo
perché non se ne vadano dal cielo
da questa terra delle cose
da me che con fatica
insieme a loro
sono.

*** Massimo SALVADORI, insegnante e poeta, facebook, 16 aprile 2021, qui


In Mixtura i contributi di Massimo Salvadori qui
In Mixtura ark #SguardiPoietici qui

#MANAGEMENT&DINTORNI / Dentro le parole, 'Analizzare e Risolvere' (Massimo Ferrario)

L'analisi richiede, etimologicamente, uno 'scioglimento': presuppone un problema, un intrico, una complessità. 
Richiede un processo: non avviene in un 'fiat'. 

Può appoggiarsi, anche, a intuizioni, frutto di 'guizzi' improvvisi e quasi 'magici' prodotti dal cervello (o, più realisticamente, ad esso giunti come per 'grazia naturale'): ma l''insight', se e quando si produce, è il frutto di un pensiero ragionante e critico, che ha bisogno di passi successivi, secondo tempi che non sono immediati. 
Due 'p' possono aiutare: pazienza e perseveranza
L'esatto contrario della frettolosità che è il mito tossico di oggi: il 'tutto-subito' conduce all''acting out' e ci illude di aver risolto quando è ancora tutto da capire, spiegare, esplorare. 

L'azione, o meglio la sua infatuazione in forma di un dogma perverso come è 'l'azione-per-l'azione', è il principale nemico di un'analisi che sia tale: confonde spesso decisionalità con decisionismo. E ci si rassicura facendoci credere che qualunque decisione sia meglio di una non decisione: così spingendoci a decidere quando ancora non si hanno tutti gli elementi per decidere.

Analizzare esige 'intelligenza'. Quella etimologica. 
Che agisce nel duplice senso, verticale e orizzontale, e consente l''intus-legere' e l''inter-legere'. Cioè: l'approfondire e il connettere
Con una triplice consapevolezza 1) che ogni punto della realtà è in interdipendenza: cause, concause, conseguenze; 2) che tutto è avvolto in sistemi (macro-micro) in relazione fra loro; e 3) che la complessità, prima di essere 'sciolta' (senza che le venga procurata quella violenza riduttiva che spaccia per semplificazione il semplicismo), deve essere 'com-presa': 'abbracciata' ('complector') tutta insieme.

Una tecnica può essere di aiuto: se non diventa un intralcio burocratico, fine a se stessa. 
Il pragmatismo statunitense ne ha 'inventate' parecchie e noi spesso, che ci riteniamo creativi anche quando non lo siamo, le demonizziamo. 
Ma a torto. 
Se perdono di vista l'obiettivo dell'analisi e del risultato che ne dovrebbe conseguire la responsabilità, ovviamente, non è di procedure o tecniche: ma di chi le utilizza, magari così trovando comodo nascondere il cervello, per scaricare altrove la responsabilità e, con essa, il faticoso e rischioso pensare.

***Massimo Ferrario, Dentro le parole, 'Analizzare e Risolvere', per 'Mixtura', da Massimo Ferrario, 25 Verbi-Chiave di Comportamento Organizzativo, Dia-Logos, 2011-2018, 'Mixtura', 17 gennaio 2015, qui


In Mixtura ark #Management&Dintorni di M. Ferrario qui

#VIGNETTE / Ritrovare la socialità (Kutoshi Kimimo)

Kutoshi KIMIMO
facebook, 19 giugno 2021, qui

In Mixtura i contributi di Kutoshi Kimimo qui
In Mixtura ark #Vignette qui

lunedì 21 giugno 2021

#SGUARDI POIETICI / Io quando mi manco (Gio Evan)

Io quando mi manco
mi chiamo 
mi chiedo come sto
a cosa ho pensato oggi
mi invito ad uscire
mi vesto comodo,
casomai ci dovesse essere
un salto da me
da fare 

io quando mi manco 
mi invito a fare due passi 
mi aspetto sotto casa 
mi porto al mare
a bere una birra
a bere due birre
offro io, 
mi offro a me 

io quando mi manco 
me lo dico
mi parlo
mi ascolto
e se c'è da abbracciarmi
io mi abbraccio 
se c'è da offrirmi una spalla
io piango tranquillamente 

io ad esempio 
a volte mi manco
e quando mi manco
dove sto e sto 
non importa, 
mollo tutto 
e vengo a prendermi, 
che la vita è troppo breve
per lasciarmi sfuggire.

*** Gio EVAN (Giovanni Giancaspro), 1988, scrittore e poeta, umorista, performer, cantautore, artista di strada, facebook, 17 giugno 2021, qui


In Mixtura i contributi di Gio Evan qui
In Mixtura ark #SguardiPoietici qui

#VIGNETTE / Dunque lei si deve riprendere (Fabio Magnasciutti)

Fabio MAGNASCIUTTI
facebook, 17 giugno 2021, qui

In Mixtura i contributi di Fabio Magnasciutti qui
In Mixtura ark #Vignette qui

#PIN / Il binomio della politica, ieri e oggi (MasFerrario)


In Mixtura ark #Pin di MasFerrario qui

domenica 20 giugno 2021

#SGUARDI POIETICI / Non credo più alla favola che è il pensiero quello che conta (Manuela Toto)

Non credo più alla favola che è il pensiero quello che  conta,
all’illusione comoda degli anaffettivi,
che - e dai che lo sai che ti voglio bene.

Io no, non lo so.

Cercare ed essere cercati.
Per questo siamo qui, 
per esistere nelle mani di un altro, 
sentirci chiamare per nome è un certificato di nascita
che fotte la paura di morire da vivi,
ci fa cittadini onorari nel cuore degli altri.
Chiedere e dare appartenenza 
senza essere gli aguzzini di nessuno,
elevare la bandiera delle cose mute sopra il chiacchiericcio delle promesse, 
scendere dal trono  solitario su cui ci siamo arrampicati offesi

e FARE l’amore come predicato verbale 
di salvezza reciproca, come il pane 
impastare vicinanze con le mani, con la lingua, 
prendere un pezzo di mondo 
e farci un luogo di gentilezza sfrenata.
FARE l’amore indistintamente
esserci 
con la fedeltà dei cani,
delle api che svuotano tutto il fiore,
dei bambini che non sanno il valore di un più tardi, dopo e aspetta
e ti vogliono tutto e adesso,
nell’unico modo dell’amore.

*** Manuela TOTO, psicologa, consulente familiare, Non credo più alla favola che è il pensiero quello che conta, facebook, 19 giugno 2021, qui

In Mixtura i contributi di Manuela Toto qui
In Mixtura ark #SguardiPoietici qui

#QUADRI / Ave Maria a trasbordo (Giovanni Segantini)

Giovanni SEGNANTINI, 1858-1899
pittore 
Ave Maria a trasbordo, 1886
facebook, 17 giugno 2021, qui

In Mixtura i contributi di Giovanni Segantini qui
In Mixtura ark #Quadri qui

#VIGNETTE / C'è sempre spazio (Stefano Tartarotti)

Stefano TARTAROTTI
facebook, 19 maggio 2021, qui

In Mixtura i contributi di Stefano Tartarotti qui
In Mixtura ark #Vignette qui

sabato 19 giugno 2021

#SGUARDI POIETICI / Anni dopo (Ted Kooser)

Oggi, da lontano, ti ho vista
andare via, e senza far rumore
il lato scintillante di un ghiacciaio
è scivolato in mare. Un’antica quercia
è caduta nelle Cumberlands, tenendo solo
una manciata di foglie, e una vecchia
che spargeva mais ai suoi polli ha alzato lo sguardo
per un istante. Dall’altra parte
della galassia, una stella trentacinque volte
più grande della nostra è esplosa
ed è scomparsa, lasciando una macchia verde
sulla retina dell’astronomo
che si trovava sulla grande cupola aperta
del mio cuore senza nessuno a cui dirlo.

*** Ted KOOSER, 1939, poeta statunitense, Anni dopo, da Piaceri e ombre, 2004, in 'il canto delle sirene', 17 giugno 2021, qui


In Mixtura i contributi di Ted Kooser qui
In Mixtura ark SguardiPoietici qui

#SPOT / Il problema del terzo mondo

facebook, 1 giugno 2021, qui

 In Mixtura ark #Spot qui

#VIGNETTE / E Salvini capì (Natangelo)

NATANGELO, 1985
https://it.wikipedia.org/wiki/Mario_Natangelo
'il Fatto Quotidiano', via facebook, 18 giugno 2021, qui

In Mixtura i contributi di Natangelo qui
In Mixtura ark #Vignette qui

venerdì 18 giugno 2021

#SGUARDI POIETICI / Mia madre, in questo sud che non è un sud (Letizia Dimartino)

Mia madre qui, in questo sud che non è un sud, 
aveva camicie da notte bianche e svolazzanti. 
Non rideva più. 
Incontrava in corridoio mia figlia, nipote tanto amata, 
e le chiedeva: "Chi è lei?". 
Voleva giacche invernali il 15 di agosto 
e beveva la medicina frizzante 
solo se mio figlio le raccontava una storia. 
Era come aver perso una casa per sempre, 
il letto della vita, quello dove è successo tutto, 
dove si è pure partorito. 
I gatti miagolavano fuori, 
gli uccelli cantavano rauchi 
e la sua voce si spegneva. 
In quella estate maledetta tornammo
tutti assieme in città, ma nulla tornò come prima.

*** Letizia Dimartino, Mia madre qui in questo sud che non è un sud, in 'Ufficio poesie smarrite', a cura di Luca Mastrantonio, qui


In Mixtura ark #SguardiPoIetici qui

#HUMOR / L'orso bipolare

via whatsapp

In Mixtura ark #Humor qui

#VIGNETTE / Incontro Biden-Putin (Mauro Biani)

Mauro BIANI,  1967
'la Repubblica', 17 giugno 2021, via facebook, qui

In Mixtura i contributi di Mauro Biani qui
In Mixtura ark #Vignette qui

giovedì 17 giugno 2021

#SGUARDI POIETICI / Mi dicevi di pregare (Edith Bruck)

Mi dicevi di pregare
prima di dormire
e io mormoravo
qualche poesia
imparata a scuola.
Adesso penso a te
tutte le sere
prima di dormire
e so che tu sei stata e sei
la mia salvezza.

*** Edith BRUCK, 1931, scrittrice e poetessa ungherese naturalizzata italiana, da Tempi, La Nave di Teseo, 2021, anche in 'Ufficio poesie smarrite', a cura di Luca Mastrantonio, qui


In Mixtura i contributi di Edith Bruck qui
In Mixtura ark #SguardiPoietici qui

#SCRITTE / Cerco amore non corrisposto

facebook, 19 maggio 2021, qui

 In Mixtura ark #Scritte qui

#VIGNETTE / Un partito unico? (Stefano Rolli)

Stefano ROLLI
facebook, 15 giugno 2021, qui

In Mixtura i contributi di Stefano Rolli qui
In Mixtura ark #Vignette qui 

mercoledì 16 giugno 2021

#SGUARDI POIETICI / Non sapevo (Massimo Salvadori)

Non sapevo
che dimenticare l'ombrello
trovare un inaspettato rifugio
mi avrebbe permesso di vederti passare.
In un istante ho pensato "che bella"
troppo bagnato
per riuscire a pensare.
Può bastare la pioggia
per sorridere ancora.

*** Massimo SALVADORI, insegnante e poeta, facebook, 12 giugno 2021, qui


In Mixtura i contributi di Massimo Salvadori qui
In Mixtura ark #SguardiPoIetici qui

#MOSQUITO / Un punto di vista culturalmente conservatore (Christopher Lasch)

Un punto di vista culturalmente conservatore accentua il senso di continuità. Vale a dire l’influsso del passato sul presente. Dà anche molta importanza al fatto che le possibilità che si hanno di emanciparsi dal passato sono molto limitate. Di questo sono in parte debitore alla psicoanalisi, perché questo è uno dei punti su cui essa più insiste – non si possono mai del tutto fare i conti col passato o scrollarselo via di dosso. E, più in generale, sottolinea che vi sono dei limiti all’ingegneria sociale su vasta scala, alla capacità degli uomini di ordinare il mondo come piace a loro, che si tratti di mezzi individuali o di progetti collettivi. I conservatori nutrono grande diffidenza nei confronti di tutto questo. 

*** Christopher LASCH, 1932-1994, sociologo statunitense, intervistato da Peggy BrawerSergio Benvenuto, 'European Journal of Psychoanalisis,  novembre1990, qui


In Mixtura i contributi di Christopher Lasch qui
In Mixtura ark #Mosquito qui

#VIGNETTE / Intanto Enrico Letta festeggia (Natangelo)

NATANGELO, 1985
'il Fatto Quotidiano', 15 giugno 2021, via facebook, qui

In Mixtura i contributi di Natangelo qui
In Mixtura ark #Vignette qui

martedì 15 giugno 2021

#SGUARDI POIETICI / Invento (Maria Teresa Horta)

Perché sarà amore mio
che sempre
nella tua assenza tutto si sospende

e il vizio di vederti è tanto
che in ogni luogo amore
ti invento

*** Maria Teresa HORTA, 1937, poetessa portoghese, Invento, da 'Poesia', n. 5, nuova serie, gennaio 2021, traduzione di Chiara Mancini, in 'ilcantodellesirene', 21 gennaio 2021, qui


In Mixtura ark #SguardiPoIetici qui

#MANAGEMENT&DINTORNI / Dentro le parole: 'Agire' (Massimo Ferrario)

'Agire' non è un semplice ‘fare’. Men che meno è un ‘darsi da fare’ o un ‘agitarsi’: entrambi improduttivi e solo 'di facciata'.
E’ un fare ‘pensante e pensato’, finalizzato, autodisciplinato, regolato.
E’ contestualizzato e sistemico: tiene conto di compatibilità, vincoli, possibilità e ne tenta la conciliazione in una logica di sistema (interdipendenze, micro-macro, verticale-orizzontale, oggi-domani, breve-lungo termine).

C’è un tempo per pensare e un tempo per agire.
Ma oggi sarebbe tempo di riunire (o avvicinare al massimo) i due tempi. 
Per avere finalmente una 'pratica-che-vede' (secondo l'etimologia di 'teoria') e un 'pensiero-critico-che opera' (incide/trasforma), evitando la speculazione sterile e la retorica delle parole (dei principi, dei valori) che non calano mai a terra.

Così sarà più facile che le cose vengano fatte: che è l'unico modo con cui possano essere 'benfatte'.
Perché le cose o sono ‘benfatte’ o 'non' sono fatte. 
Questione di 'estetica'. Ma anche (forse soprattutto) di 'etica'.

*** Massimo Ferrario, 'Dentro le parole, 'Agire', per 'Mixtura', - Testo ispirato a un mio vecchio documento di slide dal titolo 25 Verbi-Chiave di Comportamento Organizzativo, Dia-Logos, 2011-2018, 'Mixtura', 17 gennaio 2015, qui

#VIGNETTE / Campagna vaccinale under60 (Natangelo)

NATANGELO
'il Fatto Quotidiano', 12 giugno 2021, via facebook, qui

In Mixtura i contributi di Natangelo qui
In Mixtura ark #Vignette qui