giovedì 16 giugno 2016

#SGUARDI POIETICI / E non chiedere nulla (David Maria Turoldo)

Ora invece la terra 
si fa sempre più orrenda:

il tempo è malato 
i fanciulli non giocano più 
le ragazze non hanno 
più occhi 
che splendono a sera.

E anche gli amori 
non si cantano più, 
le speranze non hanno più voce, 
i morti doppiamente morti 
al freddo di queste liturgie:

ognuno torna alla sua casa 
sempre più solo.

Tempo è di tornare poveri 
per ritrovare il sapore del pane, 
per reggere alla luce del sole 
per varcare sereni la notte 
e cantare la sete della cerva.
E la gente, l'umile gente 
abbia ancora chi l'ascolta, 
e trovino udienza le preghiere.

E non chiedere nulla.


*** Davi Maria TUROLDO, 1916-1992, poeta e religioso dell'ordine dei Servi, E non chiedere nulla, da O sensi miei... poesia 1948-1988, Rizzoli Bur, 2012.
Anche in 'sancarloalcorso.it', qui


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