Non è ancora la verità, ma pare essere una ricostruzione molto verosimile. (*)
«Resto sempre e comunque dalla parte della vittima» afferma, imperterrito e ossessivo, il ministro dell’interno.
Però la vittima non è il morto. E' chi gli ha sparato.
Legittima difesa come licenza di uccidere.
Per la difesa della proprietà privata la galera non basta: meglio la morte.
Ci è toccato di vivere questi tempi.
Finché non decideremo di viverne altri.
In cui tornerà l’umano.
Forse.
Se ancora sapremo cos’è la categoria dell'umano.
Perché anche le categorie possono morire: assassinate, pure loro.
*** Massimo FERRARIO, Vittima chi?, per Mixtura.
(*) Video, 'corriere.it', 11 giugno 2019, 1min04, qui
In Mixtura ark #Spilli di Massimo Ferrario qui
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