Io glielo dirò, a settembre, cosa avete fatto.
Anzi, non servirà nemmeno dirglielo: basterà portare in classe i giornali. I post. I video. Saranno loro a giudicare.
Lo vedranno da soli.
Quando tornerò in classe, il primo giorno di scuola, o forse il secondo. Lo vedranno da soli che avete fatto arrestare chi voleva salvare delle persone.
Che avete scritto e detto cose orrende, che avete l'anima sporca di parole che nessuno potrà cancellare.
Lo vedranno da soli che avete usato la vita di centinaia di persone, in questi mesi, solo per raccattare quattro voti in più.
Che avete mandato decine e decine di agenti ad ammanettare una donna, mentre nei quartieri dove ci sono i veri criminali non vi fate neanche vedere.
Lo vedranno da soli che avete rubato 49 milioni agli italiani.
Che siete scappati da un processo in cui eravate accusati di sequestro di persona.
Che mentre la 'ndrangheta si mangia il Nordest, mentre la camorra ammazza la gente per strada, mentre abbiamo l'evasione fiscale più alta d'Europa, mentre i ponti crollano, mentre la disoccupazione è a livelli mai visti, voi state lì a farvi forti con pochi disperati e a farvi selfie con le lasagne.
Lo vedranno da soli che il Ministro dell'Interno era da Barbara D'Urso mentre gli altri Ministri europei erano in Lussemburgo a parlare di migranti.
Che in quasi tutte le riunioni in cui si prendono decisioni su questo tema, lui non c'è mai.
Che al Viminale non c'è mai.
Non è propaganda. È informazione. È dire come stanno le cose.
Perché vedranno anche che quelli che c'erano prima non erano così diversi, solo che sapevano nasconderlo meglio.
E mandatemi la Digos, mandate chi volete, toglietemi la cattedra, la classe.
Alla fine è tutto quello che sapete fare: usare la forza con i più deboli. Con quelli davvero forti non ci provate neanche.
Sospendetemi pure: voglio poter dire a mia figlia, quando sarà grande e vedrà cosa stava succedendo in questi giorni, in questi anni, quando mi chiederà dov'ero, voglio l'orgoglio di poterle rispondere, a testa alta: dall'altra parte.
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