di non aver religione né bandiera.
Voi che baciate croci e nominate santi
poi vi contate, felici di esser tanti
qui sulla terraferma, sazi e forti
e in fondo al mare gli altri, tutti morti.
Voi sentinelle in piedi, senza velo
pregate il vostro padre che è nel cielo
poi preti e suore dalle lunghe vesti
s'indignano col Papa degli onesti.
Con gli occhi al cielo al vostro Dio chiedete
di darvi il marchio, che i migliori siete.
Lui vi accontenterà, ne sono certa,
facendo intorno a voi terra deserta.
Ci vorrà tempo e forse anche dolore.
Scorrerà sangue, non dal vostro cuore
che è duro come l'oro che indossate
quando all'altare voi vi inginocchiate.
Pregate dunque contro "l'invasione"
ma non per me. Non fatelo in mio nome.
*** Sara FERRAGLIA, poetessa, facebook, 10 giugno 2019, qui
Yemaja, dea del mare
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