sebbene io né stia andando
o stia tornando da un funerale
ma sto soltanto presso un cancello,
sì divenuto un palo stesso del cancello
che vede come le rondini, giovani rondini,
si lanciano nello spazio
e bambini rincorrono
le loro ombre.
*** Werner ASPENSTRÖM, 1918-1977, poeta svedese, Il palo del cancello, da Poeti svedesi contemporanei, traduzione di Enrico Tiozzo, in 'L'ombra delle parole', 14 febbraio 2017, qui
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