che non ti riconosca
o solo a tratti
se succederà che io ti chiami
mamma o sorella
perdonami, amore,
non sarò io quello ma un nicchio, di vita solo l'apparenza.
E non vorrei esserlo, se non fosse
che forse potrei un giorno riconoscerti ancora.
Se avvizzissi
fino a conservare di vita
solo la scintilla,
la preziosa scintilla vitale
in un unico spazio ristretto,
ingabbiato entro quattro cieche pareti
o tendaggi d'ospedale
o sbarre del letto,
se questo soltanto restasse di me
- smanioso un tempo di trasformare il mondo -
mi sia concesso questo perlomeno
che tu, la mia memoria, sia con me,
e quando neanche la scintilla
dal respiro potrà essere accesa
con i ricordi e stormi di cigni io possa salire
in alto in alto lontano
pian piano svanendo al tuo sguardo.
*** Pádraig Ó SNODAIGH, 1930, poeta, scrittore, editore, attivista irlandese, pubblicato da Massimo Salvadori, facebook, 27 marzo 2019, qui
https://en.wikipedia.org/wiki/P%C3%A1draig_%C3%93_SnodaighIn Mixtura ark #SguardiPoietici qui
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