martedì 12 marzo 2019

#SGUARDI POIETICI / A casa (Soledad Álvarez)

È bello tornare 
Togliersi le scarpe 
Lavare via con l’acqua la polvere del lungo giorno 
Toccare nuda le pareti nude della casa 
Camminare come cieca tra i mobili, i libri, le lampade 
come una cieca che possiede solo queste povere cose 
Dovrei sistemare le porte, ridipingere il soffitto 
smerigliare gli specchi dove mi smarrisco 
dove guardo una che non può scappare da nessuna parte 
perché la casa è una torre che nessuno conosce 
Meglio così 
Mi basta quello che ho 
Mie sono le formiche assorte 
il percorso brillante delle lumache 
la rana appena nata nel bagno di mia figlia 
e questo lungo blues per dire il tuo nome 
come un trofeo.

*** Soledad ÁLVAREZ, 1950, scrittrice dominicana, A casa, da 'ilcantodellesirene', 28 aprile 2011, qui
https://de.wikipedia.org/wiki/Soledad_%C3%81lvarez


In Mixtura ark #SguardiPoietici qui

Testo originale (qui)
Es bueno llegar
Quitarse los zapatos
Dejar en el agua el polvo del día largo
Tocar desnuda las paredes desnudas de la casa
Caminar como ciega entre muebles, libros, lámparas
como ciega que sólo tiene estas pobres cosas
Habría que arreglar puertas, pintar los techos
esmerilar espejos por donde anda mi extravío
donde miro a la que no puede escapar a ninguna parte
porque la casa es una torre que no conoce nadie
Mejor así
Me basta lo que tengo
Mías son las hormigas ensimismadas
el camino brillante de las babosas
la rana recién nacida en el baño de mi hija
y este blues largo para decir tu nombre

como un trofeo.

Nessun commento:

Posta un commento