sabato 1 dicembre 2018

#MOSQUITO / Chiacchiera da bar, profezia del 1992 (Franco Fortini)

E' il conformismo che intorpidisce le menti a spaventarmi, quello sì pericolosissimo e drammaticamente diffuso negli ultimi tempi, non tanto questo tipo di episodi. (...)

E' la chiacchiera da bar la grande minaccia, quella pigrizia mentale che spinge l'uomo della strada a dire ''i negri ci rubano il posto di lavoro, gli immigrati devono tornare a casa propria'' per trovare approvazione nel gruppo di amici. Questo meccanismo si sviluppa, prende piede piano piano e forma una vera e propria stratificazione sociale dalla quale nascono poi gli episodi isolati, quelli più gravi. (...) 

I media, nonostante tutte le campagne di sensibilizzazione non ottengono alcun risultato concreto. La televisione continua a proporre storie edificanti e un po' banali fondate sull'uguaglianza totale tra le persone, tra le razze, tra i popoli, dimenticando le ragioni, soprattutto economiche, che sottostanno a comportamenti di carattere razzista. Nel concreto, le condizioni della gente sono ben diverse da quelle troppo spesso presentate dagli organi di informazione. In Italia c'è un diffuso malessere, sebbene nel nostro Paese sia presente un numero di immigrati ancora piuttosto basso, un terzo delle presenze registrate in Francia, un quarto degli stranieri della Germania. Se la situazione è già da ora compromessa, credo che in futuro ne vedremo delle brutte.

*** Franco FORTINI, 1917-1994, poeta, critico letterario, dichiarazione a AdnKronos, 24 gennaio 1992 (come commento all'aggressione a due immigrati nordafricani da parte di un gruppo di naziskin romani), qui
Segnalato in facebook, 29 novembre 2018, qui


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