quando l’aria della notte
si ritira silenziosa
nell’emisfero della nostalgia,
il calice minuscolo del fiore
trasale diffondendo
un suono fondo,
vibrante come un gemito di cattedrale,
simile all’echeggiare della più assordante
campana;
peccato
che il nostro orecchio non è fatto per udirlo
e nessuno mai ci dice
per chi rintoccano
le campane dei fiori.
*** Ana BLANDIANA, 1942, poetessa romena, All'alba, da Un tempo gli alberi avevano occhi, Donzelli editore, 2004, traduzione di Biancamaria Frabotta e Bruno Mazzoni
Segnalata in 'ipoetisonovivi.com', 9 aprile 2018, qui
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