Il milione di votanti in meno?
Dice Matteo Renzi:
«Ma due milioni sono tantissimi, è un risultato impressionante. E l'affluenza della volta scorsa appartiene a un'altra era geologica». (Goffredo De Marchis, 'repubblica.it', oggi, qui)
Questa è la volontà/capacità di lettura della realtà non di un militante che fa il bullo al bar Sport con gli amici, ma di un neo-segretario di un (ancora) grande partito: uno che è stato presidente del Consiglio per mille giorni prima di finire contro il muro che gli hanno eretto 60 milioni di italiani e che da quel momento, senza essersi chiesto come mai era successo ciò che era successo (uno 'storytelling' sbagliato: bisognava raccontagliela meglio...), spasima per reinsediarsi al più presto al comando dell'Italia, per continuare a insegnare a Italia e Europa come deve girare il mondo.
Se la realtà non è quella che ci piace, la si cancella.
Con un sorriso e una battuta-slogan: quattro anni fanno un'era geologica.
Capire, approfondire, riflettere, criticare, e soprattutto criticarsi, è tempo perso.
Siamo nell'epoca del fare.
Fare. Nient'altro che fare.
Il passato è passato, il futuro è già qui.
Pensare è un intralcio: attarda, può deprimere.
Noi abbiamo già capito tutto.
Avanti, uniti, fiato alle trombe.
Avanti, uniti, fiato alle trombe.
E' il modello statista 2017.
Superficiali è bello.
Tronfi è vincente.
Un po' ebeti è ancora meglio.
Ci piacciono così.
Ed è per questo che siamo obbligati, per l'ennesima volta, a occuparci di lui: perché lui, lui sì ossessivamente, non vuole rinunciare a occuparsi di noi.
Dice: "Ma non aveva detto che..."
Quante cose aveva detto un'era geologica fa.
Dice: "Ma non aveva detto che..."
Quante cose aveva detto un'era geologica fa.
*** Massimo Ferrario, Modello statista 2017, per Mixtura
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