Vedo che qualcuno, in occasione dell'anniversario della morte, sta proponendo la 'santificazione' di Bettino Craxi, chiedendo l'intitolazione di vie o piazze.
Per me Craxi non smetterà di essere:
(a) un 'capo bandito' sfuggito alla galera: un 'latitante' (peraltro alla luce del sole tunisino) e non un 'esiliato';
(b) il principale responsabile della perversa cultura che proprio a partire da lui passando per Berlusconi e arrivando a Renzi, ha creato, con la complicità della peggiore Italia anche a livello di società civile, sfascio di principi e valori, trasformando la politica in corruzione e affarismo e promuovendo nella società la devozione, ostinata e volgare, alla religione trinitaria di Denaro, Potere, Successo.
Mi sembrerebbe, più che un'opinione, una constatazione pressoché oggettiva.
Il fatto che non lo sia spiega perché continuiamo a essere come siamo e dove siamo.
Con poche o nulle speranze di essere 'normalmente diversi', alla pari di altri Paesi, specie del Nord Europa, con un livello di 'civismo' che purtroppo continua ad essere invidiato solo da una minima minoranza di italiani sempre meno italiani.
*** Massimo Ferrario, Riabilitare Craxi?, 'facebook', 20 gennaio 2017. (Leggi qui alcuni commenti)
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