Scrive Alessandro Gilioli (giornalista e saggista) su 'facebook', 11 ottobre 2016:
«Farci sapere come sarà la legge elettorale per la Camera DOPO aver votato il referendum su come sarà il Senato sarebbe la più plateale contraddizione del principio einaudiano del "conoscere per deliberare".
Andremo alle urne per decidere come sarà un pezzo della rappresentanza senza conoscere come sarà l'altro, quindi senza sapere come sarà nel suo complesso il sistema di rappresentanza, senza sapere che effetti avrà nel complesso della rappresentanza l'eventuale nuovo senato.
Sostanzialmente, è irrisione e beffa verso i cittadini. »
Mi sembra una critica che non fa una grinza.
Il punto è che a chi ha imbastito questa straordinaria operazione di distrazione di massa, centrata sulla Costituzione causa di ogni Male (maiuscolo), non interessa che ai cittadini sia data la possibilità di 'conoscere per deliberare' (Einaudi, chi è?).
Conta solo che la 'gente' (categoria ben diversa dai 'cittadini') voti secondo la martellante e vuota propaganda renziana: che si muove tra fuffa e truffa, con contorno di ignoranza e superficialità.
Secondo la solita logica del 'darsi da fare' per far credere che si fa, o del 'fare-fare comunque' pur di non perdere tempo a pensare (pensare, cos'è?).
*** Massimo Ferrario, Distrazione di massa, tra fuffa e truffa, post condiviso su 'facebook', 11 ottobre 2016, qui
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