lunedì 17 ottobre 2016

#MOSQUITO / Inconscio, i fuochi sepolti (Carl Gustav Jung)

Quando le persone fanno conoscenza con l’inconscio, spesso entrano in uno stato d’animo straordinario: s’infiammano, esplodono, ritornano vecchie emozioni sepolte; e allora si mettono a piangere su cose avvenute quarant’anni prima. 
Significa semplicemente che sono stati staccati prematuramente da quello stadio della vita; hanno dimenticato che ci sono fuochi sepolti che ancora ardono. Allora ne erano inconsci, ma quando entrano in contatto con i centri inferiori ritornano in quel mondo e si rendono conto che è ancora rovente, come un fuoco rimasto a lungo dimenticato sotto la cenere. 
Se però si toglie la cenere, sotto ci sono ancora le braci incandescenti, come si dice dei pellegrini della Mecca che lasciano i loro fuochi sepolti sotto la cenere e che, quando ritornano l’anno successivo, ritrovano le braci ancora incandescenti.

*** Carl Gustav JUNG, 1875-1961, medico, psichiatra e psicoanalista, antropologo svizzero, La Psicologia del Kundalini Yoga, Seminario tenuto nel 1932, Bollati Boringhieri, 2004.
Anche in 'jungitalia', 'facebook', 7 ottobre 2016, qui



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