giovedì 11 agosto 2016

#MOSQUITO / Religioni del libro, il rischio fondamentalista (Enzo Mazzi)

Una connotazione fondamentalista, radicata nel profondo di tutte le religioni cosiddette «del libro», cioè la cristiana, la ebraica e la mussulmana, che raramente si ha il coraggio di guardare e tanto meno di snidare, ritengo che possa essere la violenza insita nel monoteismo dogmatico. 
E’ illuminante in proposito uno studio fondamentale di Erik Peterson uscito in Germania nel 1935: Il monoteismo come problema politico, pubblicato in Italia nel 1983 dalla Queriniana.
Erik Peterson, dotto teologo, è un oppositore del nazismo e scrive il libro proprio in funzione antiregime. Egli conclude criticando il monoteismo come degenerazione pericolosa anche per il suo tempo, il tempo della dittatura nazista, e dimostrando con rigore scientifico che proprio nel monoteismo si annida la radice della dittatura, della violenza e della guerra. Il monoteismo è sistema di guerra che si ammanta di pace e così riesce a abbassare le difese etiche e psicologiche e a farsi accettare come bene supremo. E’ una guerra vinta nelle co-scienze prima ancora di essere combattuta. 
Il padre scolopio fiorentino Ernesto Balducci, teologo e saggista, riuscì a sintetizzare tutto questo con una affermazione forte ma quanto mai vera: «Il Dio unico è la cifra assoluta dell’aggressività umana. Non si esce dalla cultura di guerra se non si esce dalla cultura del monoteismo sacrale». (...)
Di fronte al baratro di violenza fondamentalista che insanguina il Medioriente non possiamo non interrogarci sulla nostra corresponsabilità e sugli scenari futuri di scontro di civiltà che ci riguardano direttamente. Sia l’ebraismo sia l’islamismo sia il cristianesimo non basta che parlino di pace e che si dedichino a curare le ferite delle guerre. Solo se daranno spazio al pluralismo al proprio interno e si apriranno a una fede laica, rispettosa della molteplicità religiosa e etica, purificata dai dogmatismi, disponibile a intrecciarsi con tutte le religioni e le culture su un piano di parità, saranno capaci di favorire il superamento della spirale della violenza e il raggiungimento della pace. 

*** Enzo MAZZI, 1927-2011, prete di base, fondatore della comunità dell’Isolotto, Le radici dell’aggressività umana, ‘il manifesto’, 29 gennaio 2009

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