giovedì 10 dicembre 2015

#RITAGLI / Uomini, meno carriera se belli (Enrico Franceschini)

Uno studio della London Business School essere belli diventa un ostacolo quando si cerca di essere assunti o di strappare una promozione: si è visti come una minaccia da colleghi e superiori. Per le donne l'equazione non vale

(...) L'uomo attraente viene in media ritenuto anche intelligente: come tale rappresenta una doppia minaccia per chi è chiamato a decidere assunzioni o promozioni, secondo i test condotti dalla prestigiosa università londinese insieme alla School of Management della University College London e alla University of Maryland. E poiché a guidare aziende e società ci sono spesso altri uomini, la bellezza di un candidato viene mal vista anche per un altro motivo: gelosia. Timore che, con quel look ed eventualmente un po' di cervello, il nuovo assunto porti via il posto a chi lo ha preso, facendo più carriera di lui. L'uomo bello, insomma, viene visto come una minaccia da superiori e colleghi: se viene assunto, osserva la ricerca, viene indirizzato verso settori in cui prevale il lavoro di squadra, in maniera che sia poi il capo ufficio - anche se meno bello o magari bruttino - a trarne i meriti.

Il ragionamento non vale, hanno riscontrato gli studiosi di Londra, per le donne: essere belle, anche qui in nome di uno stereotipo maschilista, non viene comunemente associato con una particolare competenza sul piano lavorativo. La bella ragazza viene piuttosto considerata leggera: non è il suo look a impedirle di fare carriera per gelosia o timore che faccia meglio degli altri. (...)

*** Enrico FRANCESCHINI, giornalista, Belli e disoccupati: gli uomini sexy non fanno carriera, 'repubblica.it', 9 deicembre 2015

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