domenica 19 aprile 2015

#SGUARDI POIETICI / Autobiografia in cinque brevi capitoli (Portia Nelson)

( I )
Cammino per la strada.
   C’è una profonda buca nel marciapiede.
     Ci cado.
       Mi sento persa... Sono impotente.
         Non è colpa mia.
Ci vorrà un’eternità per trovare come uscirne.

( II )
Cammino per la stessa strada.
   C’è una profonda buca nel marciapiede.
     Fingo di non vederla.
       Ci ricado.
Non riesco a credere di essere in quello stesso posto.
         Ma non è colpa mia.
Ci vuole tempo per uscirne.

( III )
Cammino per la strada.
   C’è una profonda buca nel marciapiede.
     La vedo, c’è.
       Ci cado ancora... è un’abitudine.
         I miei occhi sono aperti.
           So dove sono.
E’ colpa mia.
Ne esco immediatamente.

( IV )
Cammino per la strada.
   C’è una profonda buca nel marciapiede.
     La aggiro.

( V )
Cammino per un’altra strada.

*** Portia NELSON, 1920-2001, cantautrice statunitense, Autobiografia in cinque brevi capitoli, da Portia Nelson, There’s a Hole in My Sidewalk: The Romance of Self-Discovery, 1977. Testo ripubblicato nel 1993 e trasformato da Portia Nelson in un off-Broadway al York Theatre di Manhattan. Riprodotto in Giuseppe Fiore Romolo De Stefano, Essere vincenti, Angeli, Milano, 1992. 
Versione inglese in in wikipedia, QUI   

2 commenti:

  1. Mah, non riesco a capire se , fra gli elementi motivazionali del testo, ci sia posto per l' unica decisione utile per sé stessi e per tutti gli altri "viandanti" : riparare quella dannata buca!

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  2. Hai ragione.
    Ma evidentemente anche negli Usa, e quindi non solo in Italia, far riparare le buche stradali, pure in quegli anni era impresa impossibile. O comunque che richiedeva tempi eterni. Per evitare di rompersi le gambe, meglio cambiare strada.
    E poi, l'ottica Usa è sempre per l'intervento individuale. Lo Stato è comunista. By default. (!)

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