Vorrei un mondo di nuovi maestri, di giovani maestri,
uomini e donne forti, determinati, nobili, potenti
nella parola e fermi nell'azione.
Terribili contro gli insipienti, contro i farisei, contro i melensi,
i falsi buoni, i presuntuosi, e i mediocri,
che sono tutti presuntuosi.
Ma teneri come il profumo delle rose
che generose tornano ad ogni maggio.
Vorrei un mondo di nuovi poeti, di nuovi guerrieri,
come Re Davide, Re, Poeta, e Guerriero.
Vorrei vedere una generazione tremenda, incoercibile,
capace di annientare i potenti di questo mondo
con la forza dell'essere altrove, e di cantare.
E già li vedo, già vedo migliaia di bambini
correre a frotte
verso la terra, per benedirne al fine il sangue,
tutto il sangue che è stato versato.
*** Marco GUZZI, 1955, poeta e filosofo, facebook, 26 marzo 2019, qui
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